Nelle fiale Pfizer più dosi del previsto: per l’Italia 5 milioni in più. Ritardi per maltempo: via da domani. E la Germania ne compra altre 30 milioni da sola
Un’ordinazione di altre 30 milioni di dosi con la Biontech. Ieri, 28 dicembre, la portavoce del ministero della Salute tedesco ha reso noto che la Germania si è accordata bilateralmente con l’azienda produttrice del primo vaccino anti Coronavirus approvato nel mondo. Dopo la polemica sulla quantità di dosi ricevute nel V-Day (oltre 150 mila invece di 9.750) , lo sgambetto di Berlino all’accordo di «solidarietà europeo» inasprisce i malcontenti.
Nei mesi precedenti all’ok dell’Ema al Pfizer/BioNTech, i vari ministri dei Paesi membri avevano concordato sul fatto che solo la Commissione europea avrebbe potuto muoversi per la stipulazione dei contratti d’acquisto. La mossa della Germania rischia di far saltare tutto per aria, considerando che il suo governo si è anche già accordato per aumentare la produzione del vaccino sul suolo tedesco (un vantaggio che il ministro della salute Jens Spahn aveva sempre negato di voler sfruttare).
Secondo il quotidiano tedesco Bild, inoltre, Berlino si sarebbe mossa in autonomia anche con l’americana Moderna, il cui prodotto dovrebbe essere approvato a giorni, acquistando altre 50 milioni di dosi. Un atteggiamento che prende alla sprovvista i ministri e gli addetti ai lavori italiani, su tutti Roberto Speranza e il commissario Domenico Arcuri, che fin dall’inizio hanno ricalcato l’importanza di avere una linea europea per le negoziazioni.
In Italia il maltempo rallenta i piani
Intanto in Italia, dove si attendono le 470 mila dosi previste per questa settimana, il maltempo e la neve al nord rischiano di far slittare le consegne previste per oggi. La casa farmaceutica confermerà in giornata se sarà possibile o meno mantenere fede alla scadenza imposta dal piano di vaccinazione ormai avviato (almeno simbolicamente) in tutta l’Unione europea. Piemonte e Liguria, nella riunione delle Regioni di ieri sera, hanno già comunicato che se ne parlerà non prima di domani, 30 dicembre.
Più dosi in una fiala: ne avremo 5 milioni in più
Una buona notizia, però, c’è. Si tratta della scoperta – rivelata già dagli Stati Uniti qualche giorno fa – della presenza di più dosi in un’unica fiala: 6 invece che 5. Ieri sera l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e il Ministero della Salute hanno dato l’ok alle strutture sanitarie per rivedere la suddivisione e, in questo modo, si avrà il 20% di dosi in più da distribuire alla popolazione. Il totale fino a settembre salirà automaticamente da 26,92 milioni a oltre 32.
Immagine di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI
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