La nuova Cavaliere della Repubblica Rachele Spolaor: «Mi sono buttata sui binari per salvare una vita. Non chiamatemi eroina» – L’intervista
«L’ho visto da solo, disteso sui binari con il treno che stava per arrivare. Così l’ho raggiunto e ho provato a metterlo in salvo. Ho rischiato, è vero. Per me è stato un grande spavento, il treno mi ha preso di striscio. Alla fine me la sono cavata con l’osso della gamba rotto, niente di grave. Mi consola sapere, invece, che lui adesso sta bene (ha riportato gravi traumi alla testa e alla schiena ma non è in pericolo di vita, ndr). Il mio è stato un gesto istintivo, di petto, avevo la responsabilità della sua vita». A parlare a Open è Rachele Spolaor che oggi, 29 dicembre, è stata premiata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver messo a repentaglio la sua vita per salvare quella di uno sconosciuto.
«Il macchinista ci ha visto e ha frenato in tempo»
Rachele Spolaor, 25 anni, aveva terminato il suo turno di lavoro – lavora come grafica in un’azienda della provincia di Treviso – e stava andando alla stazione ferroviaria di Mestre-Ospedale: «Era il 10 dicembre, in tarda serata, non c’era nessuno se non io e lui. Appena l’ho visto cadere sui binari, l’ho soccorso. Un gesto che rifarei, che non rimpiango affatto. Certo, sono stata fortunata, poteva andare diversamente. È stato bravo il macchinista che ci ha visto e ha frenato in tempo, evitando la tragedia». Di quei momenti non ricorda molto se non «il grande spavento» e il fatto che «non fosse del tutto consapevole del pericolo che stava correndo». È successo tutto di fretta, una gran «confusione».
Il giovane salvato ha 35 anni
Di lui, del giovane che ha rischiato di morire si sa che ha 35 anni e che, pare, volesse farla finita gettandosi sui binari. La dinamica dei fatti, in realtà, non è ancora del tutto chiara: potrebbe essersi trattato di un suicidio o di un incidente (forse per un malessere). Rachele Spolaor – che non vuole essere chiamata eroina – non si è chiesta il motivo del suo gesto ma ha pensato “solo” a salvargli la vita. Oggi si gode questa giornata di festa: «Sono felice e onorata, è tutto così surreale, sembra un film», ci dice.
Premiato anche l’autista Danilo Galli per aver salvato una donna dal suicidio
Come lei, è stato premiato anche Danilo Galli, autista dell’Atac a Roma, che il 4 settembre scorso, ha salvato la vita a una donna che voleva gettarsi dal ponte di Via delle Valli nella Capitale. Anche in questo caso, Danilo Galli non ci ha pensato un attimo. Ha fermato il bus, ha attraversato la strada e ha salvato la donna. Perché la vita non ha prezzo. Mai.
Foto in copertina da Facebook
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