In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ATTUALITÀCall centerCroce RossaLavoro e impresaPrecariatoSergio MattarellaSicurezza sul lavoro

I 36 eroi civici premiati da Mattarella, le storie dei nuovi Cavalieri: dalla centralinista della Croce Rossa alla lavoratrice ribelle del call center

29 Dicembre 2020 - 11:32 Fabio Giuffrida
C’è Nicoletta Cosentino che ha aperto un laboratorio di cucina per le donne vittima di violenza, Rachele Spolaor e Danilo Galli che hanno salvato due persone dal suicidio e Michela Piccione che ha denunciato le pessime condizioni di lavoro in un call center (facendolo poi chiudere)

Sono 36 i nuovi Cavalieri della Repubblica. Tutti scelti dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Più della metà sono donne: la più giovane ha 18 anni, la più anziana 92. Serena Piccola, 18 anni, di Pomigliano d’Arco, è affetta da una rara malattia, la aplasia midollare. A giugno scorso, quando si trovava ricoverata al Bambin Gesù di Roma in attesa del trapianto, la ragazza ha scelto di lasciare l’ospedale per sostenere l’esame di maturità in presenza. E ha ottenuto il massimo dei voti. Poi la bella notizia ad agosto: trovato un donatore grazie al registro europeo, è un giovane tedesco di 25 anni. Il 21 agosto il trapianto.

Nicoletta Cosentino, vittima di violenza

Nicoletta Cosentino, 49 anni, di Palermo, è stata vittima di violenza domestica. Solo grazie a un percorso di recupero, è riuscita a ricostruire la sua vita, fino a quel momento fatta di abusi. Ha riscoperto l’amore per la cucina creando, poi, un laboratorio artigianale di conserve e prodotti da forno, «Le cuoche combattenti». Lì lavorano 8 donne sottratte alla violenza, non solo fisica ma anche psicologica. Il suo motto è «mai più paura, mai più in silenzio, non siamo vittime, ma combattenti».

Rachele Spolaor e Danilo Galli hanno salvato due persone dalla morte

Rachele Spolaor, 25 anni di Mestre, e Danilo Galli, 40 anni di Roma, hanno ricevuto l’onorificenza per aver salvato rispettivamente un uomo che si stava gettando sui binari e una donna che minacciava di gettarsi da un viadotto. Rachele Spolaor, il 10 dicembre scorso, mentre tornava dal lavoro ha visto un uomo lanciarsi sui binari della stazione ferroviaria di Mestre-Ospedale. Non ci ha pensato un attimo e, prima dell’arrivo del treno, ha raggiunto l’uomo sui binari cercando di farlo risalire sulla banchina. Il macchinista della locomotiva ha tirato il freno a mano per limitare l’impatto. Rachele ha riportato la frattura della tibia e l’uomo, di 35 anni, gravi traumi alla testa e alla schiena. Danilo Galli, invece, autista dell’Atac a Roma, il 4 settembre scorso, ha salvato la vita a una donna che voleva gettarsi dal ponte di Via delle Valli a Roma. Era sul bus quando ha visto una persona sul parapetto del viadotto che stava per lanciarsi. Ha fermato il mezzo, attraversato la trada e tirato giù la donna dalla ringhiera.

Michela Piccione ha denunciato le pessime condizioni di lavoro in un call center

Michela Piccione, 36 anni di Sava (Taranto), madre di due figli che non ha mai avuto un contratto a tempo indeterminato, lavorava come centralinista in un call center di Taranto. Lì, rendendosi conto delle condizioni di sfruttamento a cui erano sottoposti tutti, ha trovato la forza, convincendo altre colleghe, di denunciare tutto. La struttura in cui lavorava è stata chiusa.

Alma Broccoli e Laura Bruno, ultra 90enni al fianco dei più deboli

Le due donne più anziane, invece, si chiamano Alma Broccoli, di 92 anni, di Dormelletto (Novara), e Laura Bruno di 91 di Crotone. Alma Broccoli, da ben trent’anni, ovvero da quando è andata in pensione, è la centralinista della Croce Rossa di Arona che coordina i soccorsi dei volontari. Laura Bruno, invece, ha fondato il Centro Odontoiatrico Solidarietà Vincenziana che interviene sui problemi odontoiatrici nella convinzione di ottenere due risultati: da una parte curare concretamente un problema sanitario, dall’altra migliorare l’aspetto della persona, passaggio fondamentale per recuperare la dignità.

Egidio Marchese, una forza della natura nonostante la disabilità

Infine Egidio Marchese, 52 anni di Aosta, dopo un incidente stradale, è rimasto sulla sedia a rotelle. Si avvicina allo sport e finisce a capo della squadra paralimpica di curling che è riuscita ad avvicinare sempre più persone diversamente abili allo sport. È Presidente della Disval Asd, società sportiva valdostana per persone con disabilità, gestita interamente da disabili, e ha aperto la prima palestra inclusiva: attrezzata con macchinari a doppio uso, che si possono adattare anche alle persone con disabilità. Si tratta dell’unico centro in Italia che permette agli atleti disabili e normodotati di allenarsi insieme.

Foto in copertina: Facebook | Elaborazione di Open

Continua a leggere su Open

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti