Befana ultimo giorno in zona rossa, da domani riaprono bar e ristoranti: le regole e i divieti in attesa delle nuove fasce
Ancora un giorno in zona rossa per tutta l’Italia in questo 6 gennaio 2021. Una Befana che almeno per le date a stretto giro sarà vigilia di un ritorno ai colori più tenui, secondo quanto deciso dal primo decreto Covid di gennaio del governo in vigore da domani fino al 15 gennaio. Se la giornata di oggi seguirà le regole anti Covid della zona rossa, le stesse che hanno riguardato gran parte delle festività natalizie, da domani dunque il Paese passerà in zona gialla, con un’alternanza in arancione per i giorni che seguiranno. Fino poi alla definizione per l’11 gennaio delle nuove fasce di colore e di livelli di rischio, da riservare alle Regioni in base all’indice Rt.
Il 7 e l’8 gennaio
Zona gialla “rafforzata” per tutta l’Italia. Le restrizioni si manterranno per gli spostamenti tra Regioni, che resteranno quindi vietati tranne che per motivi urgenti di salute, di lavoro e casi specifici. Si potrà uscire di casa dalle 5 del mattino fino alle 22, con un coprifuoco dunque che rimane a regolare gli spostamenti fuori e dentro il proprio Comune di appartenenza.
Riaprono bar e ristoranti ma fino alle 18, orario dopo il quale sarà consentito solo il servizio da asporto e consegne a domicilio. Torneranno ad alzare le saracinesche anche tutti i negozi e centri commerciali, così come parrucchieri ed estetisti. Rimangono chiuse le palestre, sarà consentito praticare attività sportiva e motoria individuale solo all’aperto.
Il 9 e il 10 gennaio
Zona arancione per tutta l’Italia. Lo spostamento sarà consentito solo all’interno del proprio Comune dalle 5 del mattino fino alle 22, fascia oraria permessa dal coprifuoco. Vietati quindi in generale i viaggi fuori Comune e fuori Regione. L’unica deroga prevista sarà quella di potersi spostare fuori dal proprio Comune se questo non supera i 5 mila abitanti: in questo caso si potrà uscire percorrendo una distanza massima di 30 chilometri e non potendo raggiungere il capoluogo anche se rientra nel raggio di spostamento consentito.
Bar e ristoranti dovranno rimanere chiusi potendo garantire solo il servizio d’asporto e consegne a domicilio fino alle 22. Saranno aperti supermercati, farmacie e tabaccai ma anche attività commerciali al dettaglio. Parrucchieri ed estetisti potranno svolgere piena attività a differenza delle palestre, ancora chiuse.
Dall’11 al 15 gennaio
Nuove fasce di colore per tutta l’Italia. L’8 gennaio verrà diffuso il nuovo monitoraggio sui dati Covid da parte dell’Istituto Superiore di Sanità ed è proprio su quei dati che il governo prenderà decisioni sulle misure restrittive da riservare alle singole Regioni. Come al solito sarà determinante l’indice Rt registrato nei territori con un valore al di sotto dell’1 che rimarrà il criterio per stabilire le zone a meno rischio, e quindi in fascia gialla.
L’arancione verrà invece stabilito con un valore pari a 1, mentre il rosso per le regioni che avranno raggiunto un indice superiore a 1,25. Le misure restrittive impartite da ogni singolo colore potranno essere modificate dai sindaci di ogni località solo in forme più rigorose e potranno riguardare scuole, attività commerciali, chiusure di strade o piazze.
Due regole per tutte le fasce di colore
Che sia giallo, arancione o rosso, gli spostamenti tra Regioni dal 7 al 15 non saranno consentiti, e non è detto che il divieto non venga prolungato anche nel prossimo Dpcm fino al 31 gennaio. Stesso discorso per il raggiungimento delle seconde case se non per situazioni specifiche di emergenza, al contrario sarà possibile tornare nella propria abitazione di residenza. Il secondo limite in vigore fino al 15 gennaio senza differenze di colore è quello che riguarda le visite a parenti e amici.
Anche nelle regioni che verranno classificate in zona rossa sarà consentito spostarsi una sola volta al giorno in un massimo di due persone e verso una sola abitazione privata del proprio Comune. Se si è in fascia arancione lo spostamento sarà consentito anche all’interno di tutta la Regione, come anche in fascia gialla. Oltre alle due persone previste dalla restrizione si potranno aggiungere disabili o non autosufficienti, come anche figli minori di 14 anni o sui quali si esercita potestà genitoriale.
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