Governo, Renzi: «Nessun rischio di voto anticipato. Ma se Conte è in grado faccia altrimenti toccherà ad altri»
Matteo Renzi, in un’intervista al Tg3, non risparmia critiche al governo Conte sia per la gestione della crisi economica e non a causa del Covid sia sulla questione vaccini. «Ogni settimana l’Italia riceve 470 mila dosi di vaccino, lo stesso numero degli insegnanti della scuola media e superiore. La settimana prossima vacciniamo solo e soltanto gli insegnanti, così che possiamo riaprire le scuole, dando i tamponi agli studenti e i vaccini agli insegnanti», ha detto il leader di Italia Viva.
«Nessun voto anticipato, non esistono governi di scopo»
Poi, entrando nel vivo della polemica politica rassicura: «Non c’è il rischio di un voto anticipato perché la legislatura finisce nel 2023. Il rischio è il numero dei contagiati, il numero della terapie intensive, il numero dei vaccini ancora troppo basso… Parliamo di queste cose qui, di concretezza, di contenuti, non di giochi vecchio stile». E sul premier Giuseppe Conte – con cui, ribadisce, non ci sarebbe nulla di personale – affonda il colpo: «Non si può governare solo “contro”. Adesso vanno date risposte alla crisi economica. Non esistono governi di scopo, esistono i governi che devono lavorare. Se Conte è in grado di lavorare faccia, altrimenti toccherà ad altri. Ha detto, quasi sfidandoci, che è pronto a venire in Aula. Lo aspettiamo lì». Critico, infine, sul Recovery Fund: «Servono più investimenti e meno bonus e devo dire che, da quello che si legge, il governo sembra aver cambiato idea. Segno che forse le idee di Italia Viva non erano così male».
Foto in copertina: ANSA/ANGELO CARCONI
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