L’intoppo delle siringhe sbagliate per i vaccini in Piemonte e Lombardia. I direttori sanitari assicurano: «Non ci rallentano»
Continua la campagna vaccinale contro il Coronavirus. Attualmente, a livello nazionale, in Italia si è raggiunta quota 259.037 vaccini effettuati, al netto di 479.700 dosi distribuite tra le differenti regioni italiane. Non mancano però gli intoppi, legati alla fornitura, inviata da Roma, di siringhe e aghi per la somministrazione del vaccino che però risultano non idonei. Già, perché la struttura commissariale con a capo il commissario speciale per l’emergenza Domenico Arcuri ha inviato ad alcune regioni delle forniture sbagliate.
Dopo il caso delle siringhe sbagliate a Pavia, dove con la prima fornitura del 30 dicembre son stati recapitati un migliaio di kit contenenti siringhe da 5 millilitri (non idonea) e da 3 millilitri (necessaria per la diluizione), ma privi della di quella da 1 millilitro (necessaria per inoculare il vaccino), anche altri ospedali lombardi han reso noto di aver dovuto attingere alle proprie scorte per procedere con le vaccinazioni. Sarebbero circa 46 mila le siringhe sbagliate inviate nella regione guidata da Attilio Fontana.
I direttori sanitari lombardi hanno assicurato, però, che queste forniture errate non hanno avuto impatto sul ritmo delle vaccinazioni e che, in qualsiasi caso, verranno tenute comunque negli ospedali per eventuali altre necessità, come scorte. La Lombardia attualmente ha utilizzato il 21,4% delle dosi consegnate (80.595), per un totale di 17.256 somministrazioni dall’inizio della campagna vaccinale.
Che le prime forniture errate non abbiano avuto impatto sul ritmo delle vaccinazioni (seppur creando certamente qualche intoppo, ma non arrestando o rallentando del tutto la campagna), lo dimostra il Piemonte, dove risultano esser state utilizzate il 55,5% delle dosi consegnate (40.885) per un totale di 22.691 vaccinazioni effettuate. E anche nella regione guidata da Alberto Cirio sono arrivate le stesse forniture sbagliate recapitate in Lombardia.
Un kit, anche in questo caso, composto da una siringa da 5 millilitri e una da 3 millilitri, priva della siringa da 1 millilitro per somministrarlo. E come in Lombardia, gli ospedali piemontesi han supplito a tale errore attingendo dalle proprie scorte ospedaliere, con la speranza che da Roma i prossimi kit vengano inviati correttamente.
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