Scuola, il ritorno sui banchi in Lombardia slitta al 25 gennaio. Gli studenti: «Il Miur nuoce gravemente alla sicurezza»
E si slitta ancora in Lombardia. Gli studenti delle scuole superiori della Regione, dopo lo stop delle lezioni a novembre per la ripresa dei contagi da Coronavirus, non torneranno sui banchi l’11 gennaio. La dad proseguirà infatti almeno fino al 24 gennaio. Alla base dell’ulteriore rinvio del ritorno a scuola c’è il tasso di positività salito a 13,7%. L’annuncio è stato dato direttamente dalla Regione, tramite una nota in cui si spiega che «preso atto delle valutazioni e delle risultanze di carattere sanitario, connesse all’attuale diffusione del Covid, condivise con il Comitato tecnico scientifico lombardo, la Regione Lombardia ha assunto l’orientamento di proseguire le lezioni per le scuole secondarie di secondo grado con la didattica a distanza al 100%». E conclude precisando che «la decisione verrà formalizzata con un’ordinanza e resterà in vigore fino al 24 gennaio».
«Voi ci chiudete e noi vi chiudiamo», ripetono gli studenti cui questo andazzo non va giù. Oggi – 7 dicembre -, durante le proteste in piazza a Milano, i ragazzi «no dDad» hanno chiuso simbolicamente l’ingresso del Provveditorato con il nastro segnaletico. Per gli studenti la didattica a distanza non può e non deve essere la soluzione: «Il Miur nuoce gravemente alla sicurezza degli studenti», recitava uno degli slogan. L’acronimo dad è diventato: «Dannazione Azzolina dimettiti». Alcuni striscioni sono poi stati usati per chiudere simbolicamente l’accesso al parcheggio dell’Ufficio scolastico regionale.
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