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Cresce il pressing per vaccinare subito docenti e personale scolastico. Lopalco: «Non possiamo aspettare l’estate»

07 Gennaio 2021 - 14:40 Giada Ferraglioni
Secondo l’epidemiologo, è l’unico modo per riaprire davvero in sicurezza. Anche Renzi si schiera: «Usiamo le dosi della prossima settimana per immunizzarli tutti»

La riapertura delle scuole non può prescindere dalla vaccinazione anticipata di insegnanti e personale. È questo il nuovo fronte che si sta aprendo sulla sicurezza nelle scuole, proprio nei giorni decisi dal governo per il ritorno sui banchi. Tra chi si è esposto c’è Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla Sanità della Regione Puglia, che ha criticato le strategie di protezione dal Coronavirus adottate finora nella corsa alle riaperture. «Alcuni hanno immaginato che la sicurezza in un’aula scolastica potesse aumentare con l’uso di banchi a rotelle», ha scritto su Facebook, riferendosi in primis (ma senza citarla) alla ministra Lucia Azzolina. «Ma l’unica vera sicurezza contro il virus è la vaccinazione. Vacciniamo i suoi lavoratori».

Tra i sostenitori dei vaccini ai docenti ci sono anche le rappresentanze sindacali, che stanno chiedendo sicurezze sulla copertura per chi dovrà tornare sui in classe. Tra i politici a esporsi c’è stato invece Matteo Renzi che, in un intervento al Tg3, ha proposto: «La settimana prossima usiamo i vaccini disponibili solo per gli insegnanti e facciamo tamponi agli studenti, così che possiamo aprire le scuole più facilmente».

I vantaggi secondo Lopalco

Nei giorni in cui è acceso il dibattito tra sì-Dad (didattica a distanza) e no-Dad – tanto a livello parlamentare, quanto di piazza – Lopalco ha fatto leva sulla necessità di inserire docenti e Ata tra le prime categorie vaccinate in primavera, quando inizierà la Fase 2 della campagna. Se si aspetta fino all’estate, dice, «avrebbe poco senso», visto il calendario scolastico, e visto che le lezioni in presenza sono già riprese. «Se vogliamo davvero impattare sulla sicurezza nell’ambiente scolastico – aggiunge l’epidemiologo -, iniziamo a proteggere chi ci lavora. Come per gli operatori sanitari, se vogliamo garantire il mondo della scuola vacciniamo subito gli operatori scolastici».

I vantaggi non sarebbero pochi: si riuscirebbe, spiega Lopalco, «a proteggere una popolazione a rischio di contagio e con molti portatori di fragilità, a limitare i focolai scolastici, a evitare l’interruzione dell’attività scolastica in presenza di uno o più studenti positivi creare dei ‘blocchi’ nelle catene di trasmissione che passano per la scuola». A premere per la vaccinazione prioritaria degli insegnanti sono anche i rappresentanti del Comitato Priorità alla Scuola che, pur chiedendo di ritornare il prima possibile in classe, hanno proposto che vengano vaccinati sin da subito gli insegnati e i lavoratori più a rischio, sia per età che per condizioni di salute.

Immagine di copertina: ANSA/ Matteo Montenero e Luigi Greco

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