Coronavirus, stretta sui parametri della zona rossa: scatterà con 250 contagi ogni 100 mila abitanti. A rischio Veneto ed Emilia Romagna
I parametri per classificare il rischio di contagio da Coronavirus delle regioni italiane continuano a subire modifiche: dopo l’abbassamento della soglia dell’indice Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, anche il tasso d’incidenza potrà indicare un nuovo criterio di valutazione dal prossimo 16 gennaio. Se l’incidenza settimanale di ogni Regione si registrerà superiore ai 250 casi positivi ogni 100 mila abitanti scatterà in automatico la zona rossa per tutto il territorio .
Un’ipotesi che potrà concretizzarsi in vista della scadenza del Dpcm il 15 gennaio e che il governo ha deciso di prendere in considerazione dopo la proposta avanzata a riguardo dallo stesso Istituto superiore di sanità. Un ulteriore tentativo di stretta dunque, su cui anche il Comitato tecnico scientifico si è espresso in modo favorevole e che ora aspetta soltanto il consenso delle Regioni stesse. A questo proposito proprio nei primi giorni della prossima settimana sarà previsto un incontro tra governo e presidenti per decidere sul da farsi. Se il nuovo parametro venisse confermato, ecco quali Regioni rischierebbero di più la zona rossa.
Alto rischio per il Veneto: oltre 400 casi
Sulla base dei dati Covid diffusi dall’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, l’unica Regione che andrebbe automaticamente in zona rossa sarebbe il Veneto. Tra i territori più a rischio anche per quanto riguarda il valore dell’Rt, la regione di Luca Zaia si presenta attualmente con un tasso di incidenza pari a 454,31 casi per 100 mila abitanti, registrati in una settimana.
Le Regioni sopra i 200: Emilia-Romagna in testa
Sono almeno cinque le regioni a rischio invece per un tasso di incidenza superiore ai 200 casi. In testa l’Emilia Romagna, con 242,44 positivi su 100 mila abitanti. Seguono la provincia di Bolzano (231,36), il Friuli Venezia Giulia (205,39) e le Marche (201).
Nessuna Regione sotto i 50, la Toscana fa meglio di tutti
La soglia d’incidenza che permetterebbe anche al tracciamento, ormai in tilt da mesi, di recuperare il pieno regime sarebbe quella di 50 casi ogni 100 mila abitanti. Un tasso al momento ben lontano dalle cifre di tutte le regioni del Paese, dove il valore più basso si riscontra in Toscana per 78,95 casi su 100 mila abitanti.
Da sapere:
- Coronavirus, l’indice Rt scende sotto l’1: è il primo calo dopo cinque settimane. Caos Lombardia sul cambio da rossa ad arancione
- Dpcm 14 gennaio 2021: testo (Pdf) e novità
- Cosa prevede il nuovo Dpcm 14 gennaio 2021?
- Dpcm 14 gennaio 2021: le regole per gli spostamenti
- Dpcm 14 gennaio 2021, le Faq: cosa si può fare in zona gialla, rossa e arancione?
Leggi anche:
- Un mese di restrizioni: il piano del governo per frenare il contagio. L’allarme della Cabina di regia: «Epidemia fuori controllo»
- Nuovo Dpcm, dal 16 gennaio arriva la zona bianca? Confermato il coprifuoco alle 22
- Verso il nuovo Dpcm, il piano di 100 giorni di lockdown in quasi tutta Italia: i nuovi divieti su spostamenti e bar anche in zona gialla
- Arriva l’area bianca, come funziona lo scenario con cui riaprono bar, ristoranti e palestre
- Tre regioni chiedono la zona arancione in tutta Italia. Sul tavolo lo stop all’asporto dopo le 18
- Coronavirus, il Cts chiede la proroga dello stato di emergenza. Speranza smentisce il lockdown: «Nessun piano di 100 giorni in zona rossa»
- «Alcuni virologi del Cts dovevano essere presi a pedate nel c**o»: la sfuriata del deputato di Fratelli d’Italia (che poi si scusa) – Il video
- In Veneto 3.100 nuovi casi e 82 decessi. In lieve calo la pressione sugli ospedali
- Dietro il boom di contagi le furbate di Natale? Antonelli (Cts): «È una fase pericolosa: con la terza ondata gli ospedali rischiano»
- Impennata di contagi, nuovi focolai e violazioni delle norme anti-Covid: il caso della Sicilia, in zona arancione rafforzata
- La scuola non riapre: aumentano le regioni che dicono no al ritorno in classe. Rinviano anche Lazio ed Emilia Romagna
- Coronavirus, i numeri in chiaro. L’infettivologa Taliani: «Spaventano i dati sui nuovi contagi e sulle vittime: il trend è in crescita»