Trump dopo la sospensione da Facebook e Twitter: «Le Big Tech fanno cose orribili». E nega ogni responsabilità per i fatti di Capitol Hill – Il video
Donald Trump accusa i social network di fomentare la rabbia degli americani e di aver compiuto «un terribile errore». Il presidente lo ha detto prima di partire per Alamo, in Texas, dove in serata dovrebbe tenere un comizio al confine con il Messico per celebrare la costruzione di oltre 450 miglia di muro anti-migranti. «Le Big Tech stanno facendo cose orribili al nostro Paese», ha detto Trump, riferendosi alla scelta di Facebook e Twitter di silenziare i suoi account dopo i fatti di Capitol Hill. «Non dovrebbero comportarsi così», ha aggiunto, «ma c’è sempre una contromossa, non ho mai visto così tanta rabbia ed è una cosa terribile. Abbiamo un enorme sostegno, probabilmente come mai nessuno prima, ma bisogna sempre evitare la violenza». Quanto alla procedura di impeachment nei suoi confronti per incitamento all’insurrezione, secondo Trump sarebbe «assolutamente ridicola» e provocatoria; mentre il comizio da lui tenuto prima che i suoi supporter assaltassero la sede del Congresso sarebbe stato «totalmente appropriato».
- Le prime parole di Trump dopo la Casa Bianca: «Farò qualcosa ma non subito». L’8 febbraio al via il processo di impeachment
- Usa, morto uno dei due agenti travolti da un’auto vicino a Capitol Hill. Ucciso l’aggressore: era un «seguace della Nation of Islam»
- Big tech, accordo dell’Ue sulle nuove regole di mercato contro le pratiche sleali
- Trump, il 56% degli americani pensa che debba essere rimosso prima della fine del mandato
Trump non parlava con i giornalisti dall’8 dicembre. Le mosse dei democratici per metterlo in stato d’accusa non sarebbero altro che una prosecuzione della «caccia alle streghe» di cui si ritiene una vittima, pur continuando a sostenere senza alcuna prova che le ultime elezioni presidenziali sarebbero state viziate da brogli. Se il 13 gennaio la Camera dei Rappresentanti votasse a favore dell’impeachment, Trump diventerebbe il primo presidente nella storia degli Stati Uniti a venir messo due volte in stato d’accusa. Il tycoon non ha risposto a chi gli ha chiesto se si dimetterà e ha negato ogni responsabilità per l’irruzione al Campidoglio. Altri «politici di alto livello», piuttosto, andrebbero ritenuti responsabili per quello che hanno detto durante l’estate, in occasione delle «orribili rivolte di Portland e Seattle» contro il razzismo e l’uso eccessivo della forza da parte della polizia.
Leggi anche:
- Deutsche Banke, Coca Cola, Marriot e le altre aziende che voltano le spalle a Trump: «Niente più affari con il presidente uscente»
- Assalto a Capitol Hill, l’FBI sapeva che i supporter di Trump si stavano preparando a una «guerra» – L’esclusiva del Washington Post
- Usa, il rifiuto del vicepresidente Pence di esautorare Trump apre la strada all’impeachment: oggi il voto alla Camera
- Assalto al Congresso, la Camera approva l’impeachment: Trump è il primo presidente in stato d’accusa due volte
- Dopo l’impeachment Trump condanna «il vandalismo e la violenza politica». Escamotage prima del voto del Senato? – Il video
- Usa, Jake Angeli rifiuta il cibo del carcere. La madre: «Non mangia se non è biologico. Sta soffrendo»
- Attacco al Congresso Usa, Melania Trump si schiera contro gli assalitori: «Delusa e scoraggiata»
- Altro che disperati, c’è anche un amministratore delegato tra le persone arrestate per l’assalto al Campidoglio
- Parler offline, Amazon spegne il social network che piace ai sovranisti: «Troppi post che incitano alla violenza»
- Usa, l’impeachment di Trump è più vicino. I dem presentano l’accusa di «incitamento all’insurrezione»
- Usa, i colossi tech silenziano Trump (e i suoi fan): «Restrizioni arbitrarie che rischiano di aumentare l’odio»
- Pelosi: «Pence rimuova Trump. C’è bisogno di un’azione immediata» – Il video
- La spada di Conan contro le barbarie del trumpismo. E il video di Schwarzenegger diventa virale sui social
- Usa, impeachment per Trump: i Dem accelerano. Pence apre al 25esimo emendamento. Alcuni repubblicani frenano: «Aumenterebbe il caos»
- Scacco al social network più amato dagli estremisti filo Trump: Apple, Google e Amazon bloccano Parler
- Usa, sui social proliferano le minacce di un nuovo assalto a Capitol Hill. Timori per l’insediamento di Biden