Il giornalista sposato con la figlia di Nancy Pelosi ha guidato Jake Angeli? La teoria del complotto
Circola in Italia una foto dove vengono ritratti insieme, davanti al Campidoglio, lo sciamano QAnon Jake Angeli e il giornalista olandese Michiel Vos, marito della figlia di Nancy Pelosi. Secondo la narrativa complottista dei sostenitori di Donald Trump, «senza ombra di dubbio» avrebbe guidato «il cornuto» nelle «segrete stanze del potere» in accordo con la stessa Pelosi.
Jake Angeli, noto attivista di QAnon dell’Arizona attualmente in carcere, a seguito degli avvenimenti del Campidoglio è stato etichettato come infiltrato dagli stessi membri della setta complottista di cui fa parte, in particolar modo attraverso una foto tagliata che lo vedeva ritratto in una manifestazione dei Black Lives Matter per contro-manifestare e diffondere proprio le teorie di «Q» a sostegno di Donald Trump.
Per chi ha fretta
- La scena proviene dalla televisione olandese RTL4 per il quale Vos è corrispondente negli Stati Uniti.
- Vos è stato ritratto insieme a Jake Angeli mentre seguiva la protesta insieme a molti altri giornalisti.
- L’immagine e l’incontro non sono una prova valida per affermare che il giornalista, marito della figlia di Nancy Pelosi, abbia guidato Jake Angeli dentro il Campidoglio.
Analisi
Tra coloro che hanno diffuso la narrativa del giornalista olandese e lo sciamano QAnon come complici, troviamo un post Facebook di Francesco Amodeo del 9 gennaio 2021 dove parla di «Deep State», un termine usato negli ambienti QAnon:
L’uomo immortalato con lo sciamano del Campidoglio è Michiel Vos, giornalista olandese che ha sposato la figlia di Nancy Pelosi, la speaker della Camera considerata uno dei maggiori nemici di Trump. Figura di punta del Deep State americano. Colei che ha provato il primo impeachment contro il Tycoon.
Senza alcun dubbio è colui che ha guidato il cornuto nelle segrete stanze del potere, in coordinamento con la Pelosi. Senza coperture del genere nessuno sarebbe potuto entrare all’interno della sede istituzionale piu blindata del mondo nella città più controllata del pianeta.
Ciò che risulta evidente nell’immagine condivisa è il logo RTL4 del canale televisivo della rete olandese RTL, proprio quello dove lavora il giornalista Michiel Vos.
La «prova» della teoria si basa esclusivamente su questa foto che risulta essere un fotogramma della diretta televisiva trasmessa dalla rete olandese per il quale il giornalista Vos è corrispondente negli Stati Uniti. La stessa immagine è presente come sfondo dell’intervento telefonico tenuto il 7 gennaio 2021 durante il programma in olandese della giornalista Eva Jinek:
L’immagine condivisa da Francesco Amodeo risulta tagliata, manca infatti la parte in basso a sinistra dove troviamo il logo di Twitter e l’hashtag #jinek che rimanda proprio al programma televisivo di Eva Jinek. Ben prima del post di Amodeo vennero pubblicati altri screenshot e scatti fotografici dell’intervento di Vos da Jinek, come possiamo vedere dal tweet di Giancarlo Vincitorio dell’otto gennaio 2021:
Questo sarebbe il capo di una setta e cospiratore dell’ assalto al Campidoglio in Usa insieme a Michiel Vos ( giornalista , avvocato olandese marito della figlia di Nancy Pelosi, in foto le spalle del campidoglio ) non aggiungo altro….
Jake Angeli non è il capo della setta complottista QAnon, è solo uno dei tanti credenti della teoria cospirazionista che fa capo a un completo anonimo che si va chiamare «Q» all’interno di un forum frequentato da estremisti e pedofili. Risulta essere un accanito sostenitore di Donald Trump, come possiamo vedere anche dalle foto che lo ritraggono insieme all’avvocato Giuliani.
A seguito della sua presenza in Campidoglio è stato etichettato come Antifa o membro dei Black Lives Matter a causa di uno scatto fotografico dove si era intrufolato in una loro manifestazione per contro-manifestare e diffondere la «parola di Q».
Di questa storia se ne sono occupati il 7 gennaio 2021 i colleghi di LeadStories.
Conclusioni
In tutta questa storia, Michiel Vos si trovava a Washington e precisamente presso il Campidoglio per seguire gli avvenimenti come tanti altri giornalisti. La sua «colpa» è quella di aver incontrato ed essersi fatto riprendere per il canale televisivo RTL4 insieme a uno dei personaggi più appariscente delle proteste, ma tale incontro e la schermata diffusa online – già mostrata nei canali televisivi olandesi e nei rispettivi social – non sono affatto una prova per sostenere che sia il «regista» dell’intrusione di Jake Angeli all’interno del Campidoglio.
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