Coronavirus, Arcuri: «In Italia vaccinato l’1,5% della popolazione. A breve il turno degli over 80»
Fino a questo momento, in Italia, è stato vaccinato contro il Coronavirus l’1,5% della popolazione. Il dato viene riportato in serata dal Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, nel corso della conferenza stampa settimanale. In Germania la percentuale si abbassa all’1%, in Francia allo 0,37%. «E’ tutt’altro che un segno di un trionfalismo, siamo all’inizio di un lungo cammino che abbiamo iniziato nel migliore dei modi», spiega Arcuri. Per il commissario, poi, i tempi sono maturi per passare alla fase successiva: «Iniziamo tra poco la seconda tornata di vaccinazioni che riguarderà le persone che hanno più di 80 anni e andremo poi avanti con le altre categorie previste», prosegue Arcuri.
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«Il Parlamento italiano ha approvato un Piano di vaccinazione molto dettagliato, con categorie ordinate in funzione del livello di esposizione al contagio e il livello di fragilità. Non è possibile al momento modificare in una sede diversa questo Piano né l’ordine di categorie previste, benché le richieste siano legittime. Al crescere delle dosi a disposizione è possibile anticipare le somministrazioni a prossime categorie». «Se prima dovevamo vaccinare operatori sanitari e ospiti Rsa, ora con le nuove categorie i criteri di distribuzione devono cambiare», avverte Arcuri. La piattaforma informatica nazionale per il vaccino, per il commissario «è capace di trasformare uno spettro di informazioni disponibili e penso che» l’ipotesi di un patentino vaccinale per favorire il rapido ritorno alle attività «non sia una cattiva idea. Aspetto che ci sia una decisione definitiva su questo».
In copertina ANSA/FABIO FRUSTACI | Il commissario straordinario per l’emergenza Covd-19, Domenico Arcuri, durante la presentazione dei risultati della fase 1 di sperimentazione del vaccino ReiThera GRAd-CoV2 presso l’ospedale ”Lazzaro Spallanzani”, Roma 5 gennaio 2021.
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