Decreto Covid, due mesi di restrizioni fino al 5 marzo: vietati gli spostamenti fuori regione anche in zona gialla (e per le seconde case)
Proroga dello stato d’emergenza dovuto alla pandemia da Covid-19, nuove misure di contenimento del contagio, istituzione della zona bianca, sì alla deroga per andare a trovare amici e parenti. Questi sono i punti principali del decreto legge approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri.
Prorogato lo stato d’emergenza
Viene prorogato fino al 30 aprile 2021 lo stato d’emergenza dichiarato in conseguenza della «dichiarazione di emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale» da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Si tratta di una prima proroga: è chiaro che sarà l’andamento epidemiologico a determinare un ulteriore rinvio nei prossimi mesi.
Stop agli spostamenti tra regioni (anche gialle)
Ma gli aspetti più importanti sono quelli che impattano sulla vita dei cittadini. Prima di tutto lo stop allo spostamento tra regioni, se non per motivi di salute, lavoro o necessità, fino al 15 febbraio 2021. Questo divieto varrà anche per le regioni gialle. Resta consentito, come sempre, il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Vietato spostarsi nelle seconde case
Vietato lo spostamento nelle seconde case, se si trovano fuori dalla regione. Se si è residenti in un territorio in zona arancione vietato recarsi nelle seconde case fuori dal proprio comune. L’unica deroga resta quella per la riparazione di un guasto o il recupero di oggetti o materiale indispensabile. Ammesso, dunque, lo spostamento per il tempo necessario alla soluzione del problema. Non un trasferimento.
Sì alla deroga dello spostamento per andare a trovare amici e parenti
Inoltre, dal 16 gennaio al 5 marzo 2021, è consentito, solo una volta al giorno, sempre nel rispetto del coprifuoco, spostarsi verso un’altra abitazione privata. Il massimo consentito è di 2 persone oltre a quelli già conviventi. Non rientrano nel computo i minori di 14 anni, le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Badate bene, tale spostamento «può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa», fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti.
Gli spostamenti dai piccoli comuni
In quest’ultimo caso, infatti, ci si potrà spostare anche in altri comuni per una distanza non superiore a 30 chilometri e comunque con esclusione degli spostamenti verso i capoluogo di provincia.
La zona bianca
Viene istituita, poi, la zona bianca dove si collocheranno le regioni con un livello di rischio basso e un’incidenza di contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti, per tre settimane consecutive. Nelle zone bianche non si applicano le misure previste per le zone gialle, arancioni e rosse. Pian piano le attività inizieranno a riaprire nel rispetto dei protocolli e salve sempre misure restrittive che potranno essere adottate, con Dpcm, «in relazione a determinate attività rilevanti dal punto di vista epidemiologico».
La piattaforma sui vaccini
Viene istituita, infine, una piattaforma informativa nazionale per agevolare l’attività di distribuzione dei vaccini in tutta Italia.
Regioni preoccupate per il divieto di asporto dopo le 18
Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, ha detto di essere soddisfatto del «lavoro che il governo ha avviato allo scopo di garantire in modo tempestivo i necessari ristori alle categorie economiche colpite dalle restrizioni, come avevamo chiesto in questi giorni». Le Regioni, infine, condividono «i principi della nuova fase di campagna vaccinale che nelle prossime settimane riguarderà gli over 80. Resta, però, molto forte la preoccupazione per il provvedimento di divieto di asporto per i bar dopo le 18».
Foto in copertina di repertorio: ANSA/GIUSEPPE LAMI
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