Vittime di incesto, dopo il caso a Science Po in Francia esplode il #Metooincest: centinaia di testimonianze vengono condivise su Twitter
«Era mio nonno», «era lo zio simpatico», «era mio fratello». Sono centinaia le testimonianze di incesto che sono state condivise su Twitter sulla scia del caso Olivier Duhamel, il politologo francese accusato dalla figliastra Camille Kouchner di aver abusato del fratello gemello, all’epoca 14enne. Tutte le testimonianze di abusi sessuali subiti da bambine e bambini sono collegate dal fatto di essere avvenute all’interno della propria sfera familiare.
Secondo il movimento femminista #Noustoutes «queste testimonianze confermano ciò che i professionisti della protezione dell’infanzia dicono e ripetono da molti anni»: e cioè che «le persone che commettono il reato di incesto provengono da tutti i ceti sociali, gli adulti non reagiscono in modo adeguato o corretto quando le vittime confidano loro di aver subito un abuso e, spesso, i segnali mandati dalle vittime di abusi sessuali restano inascoltati».
Secondo il movimento #Noustoutes, dopo questo caso «aumenterà la possibilità di rilevare questo tipo di violenza molto più rapidamente, al fine di porvi subito fine», attraverso il sostegno di «campagne di prevenzione massiccia» e di una migliore formazione dei professionisti che lavorano a contatto con i bambini per intercettare questi casi. Secondo diversi studi il numero di francesi che sono stati vittima, durante l’infanzia, di incesto oscilla tra il 5% e il 10% della popolazione.
Il caso Olivier Duhamel
A far scoccare la scintilla è stato il libro di Camille Kouchner, La Familia grande. L’autrice, avvocata e giurista, nata da un primo matrimonio della madre Evelyne Pisier con l’ex ministro Bernard Kouchner, ha rivelato che il fratello gemello, all’epoca 14enne, era stato vittima di incesto da parte del successivo compagno della madre: Olivier Duhamel, uno dei politologi più noti del Paese. A seguito di questa rivelazione, Olivier Duhamel si è dimesso dalla presidenza della Fondation nationale des sciences politiques, e dai diversi lavori come conduttore e ospite televisivo, radiofonico e dal mondo dell’editoria.
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