Cosenza, il comizio politico del parroco che spiega ai fedeli l’incontro tra Draghi e Di Maio
«Luigi Di Maio è un povero figliolo. Chi lo ha fatto arrivare fino lì gli ha fatto un grande danno, non gli vuole bene. Non vuole bene a lui e non vuole bene all’Italia. Io me ne andrei dall’Italia se avessi l’età giusta perché è in mano a persone che non sanno quello che dicono». Parola di don Pietro De Luca, parroco di Paola, in provincia di Cosenza, pronunciate al termine della messa in Duomo. Ed era proprio attorno al tema della «salvaguardia delle parole, per salvaguardare la nostra vita» che il parroco cosentino si è lasciato andare a una serie di riflessioni sull’Italia e sulla politica italiana.
«Per ritornare a una vita buona abbiamo bisogno di tornare all’amore grande delle parole – spiega Don Pietro ai fedeli – Faccio un esempio: Di Maio un giorno ha incontrato Mario Draghi: “Ho incontrato Draghi e mi ha fatto una buona impressione”. È come se io incontrassi Papa Francesco e dicessi che mi ha fatto una buona impressione». E da qui è scaturita la sintesi del discorso, certamente non priva di connotazioni politiche: «L’Italia non vuole bene a Di Maio e non vuole bene a se stessa, perché si fa rappresentare da uno che incontra Draghi e dice che gli ha fatto una buona impressione».
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