“Le più belle frasi di Osho” rimossa per qualche ora da Facebook. Il creatore: «M’ero scordato de pagà ‘na bolletta»
«Intanto ringrazio tutti per la solidarietà. Siete il mio settimo cavalleggeri». Federico Palmaroli, in arte Osho – il santone che ammonisce, regala insegnamenti di vita e fa satira in romanesco -, scrive un messaggio ai suoi sostenitori su Facebook, dopo quanto accaduto la mattina del 19 gennaio, quando il suo profilo social è stato improvvisamente oscurato. «Abbiamo rimosso questa pagina dopo aver ricevuto una segnalazione di violazione della proprietà intellettuale. La pagina è stata rimossa per errore ed è stata ripristinata». Questa la nota ufficiale che ha provocato la “rivolta” di molti utenti. Chi si è detto indignato, chi ha gridato alla censura. Chi addirittura ha supposto un legame tra questo episodio e i fatti dei giorni scorsi legati a Donald Trump e ai ban sulle piattaforme.
Tutto è bene quel che finisce bene. Dopo alcune ore di oscuramento, il profilo è tornato in chiaro. Palmaroli è allora intervenuto sulla pagina satirica di Facebook Le più belle frasi di Osho per chiarire quanto accaduto. «Quanto ai motivi della chiusura temporanea della pagina – ha spiegato -, pur comprendendo coloro che hanno pensato che fosse dovuta a motivazioni legate ai contenuti da me pubblicati, vi informo che non è stata provocata da quelli, anche perché la mia satira non è mai stata né violenta né offensiva. Semplicemente m’ero scordato de pagà ‘na bolletta». «Scherzi a parte – ha proseguito -, c’è stata una segnalazione relativa al soprannome con cui ormai tutti mi conoscete e un conseguente errore di valutazione da parte di Facebook, riconosciuto dopo il mio reclamo. Tutto a posto. Comunque pe’ sicurezza il libro compratevelo… ‘n se sa mai».