Slitta la consegna dei vaccini di Pfizer all’Italia, l’allarme dell’Aifa: «Ritardo molto preoccupante»
L’Agenzia italiana per il farmaco (Aifa) lancia l’allarme sul ritardo di Pfizer nella consegna dei vaccini anti-Covid al nostro Paese. Il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, ha definito la notizia «molto preoccupante. È stato comunicato tutto all’ultimo minuto, se si tratta di un ritardo di una sola settimana le conseguenze potrebbero non essere così gravi. L’obiettivo è riuscire a marzo a vaccinare tutti gli ultra-ottantenni e i sanitari. Sono sicuro che ci riusciremo».
Si muove la Commissione Ue
Non appena a Bruxelles è arrivata la notizia dei ritardi di Pfizer, ha detto la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, «mi sono messa in contatto con i ministri della Salute ed abbiamo convocato la riunione del Comitato guida. Lavoriamo in modo costante con Pfizer-Biontech per sostenere le capacità di produzione nell’Ue. Siamo pienamente mobilitati a sostegno del rafforzamento della produzione al più presto». «Il collo di bottiglia» nella consegna delle dosi di vaccino, ha proseguito Kyriakides, «non dipende dal numero di dosi ordinato» dalla Ue, ma dalla scarsità di capacità di produzione a livello mondiale.
È di ieri, 18 gennaio, l’annuncio di un nuovo cambio di programma da parte di Pfizer nella consegna dei vaccini destinati all’Italia. La casa farmaceutica statunitense ha consegnato ieri nel nostro Paese circa 103 mila dosi delle 397 mila previste per questa settimana, dopo il taglio di 165 mila deciso venerdì. Oggi ne dovrebbero arrivare solo 53.820 e mercoledì le restanti 241 mila. La comunicazione è stata data dalla Pfizer agli uffici del Commissario Domenico Arcuri, spiegando che il ritardo è dovuto al nuovo piano di distribuzione per le prossime settimane.
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