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La geolocalizzazione in Libia e il presunto hackeraggio, il Copasir vuole sentire Conte e Casalino. Renzi convocato sul Russiagate

20 Gennaio 2021 - 14:16 Maria Pia Mazza
Chiamato in audizione anche il direttore generale del dipartimento delle Informazioni per la sicurezza, in riferimento al presunto coinvolgimento dei servizi segreti nelle attività parlamentari per la tenuta del governo durante la crisi

Il premier Giuseppe Conte e il suo portavoce Rocco Casalino sono stati convocati dal Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. In particolare, Casalino verrà ascoltato su due questioni che lo hanno visto al centro di polemiche relative a questioni di sicurezza, «sulla base di due tematiche emerse nella contingenza», si legge nella nota. La prima riguarda la geolocalizzazione diffusa da Casalino all’aeroporto di Bengasi, a margine della missione italiana per liberare i pescatori di Mazara del Vallo detenuti in Libia. In tal senso verranno chiamati a rispondere «sia per le attività svolte, sia per le modalità operative e di sicurezza adottate», otlre che da Casalino, anche dallo stesso premier Conte e dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

La seconda vede protagonista sempre Rocco Casalino e riguarda il presunto hackeraggio denunciato da Palazzo Chigi nei giorni scorsi quando, dall’account ufficiale di Giuseppe Conte su Facebook, era apparsa una storia in cui si leggeva: «Se vuoi mandare Renzi a casa e supporti Conte iscriviti nel gruppo. Scorri in alto». A tal proposito verrà sentito anche Roberto Chieppa, Segretario generale della presidenza del Consiglio.

Renzi dovrà dare informazioni sulla visita del procuratore Barr

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi, invece, è stato chiamato a rispondere al Copasir «al fine di arricchire di ulteriori ed eventuali notizie relative alla vicenda riguardante la visita nel 2019 dell’ex procuratore generale William Barr», l’attorney general dell’amministrazione Trump che nell’estate del 2019 incontrò i vertici dell’intelligence italiana. L’obiettivo è quello di far ulteriormente luce su eventuali riflessi italiani nell’inchiesta Russiagate.

Vecchione (Dis) dovrà rispondere del presunto coinvolgimento dei servizi segreti durante la crisi di governo

Infine, «in riferimento alle, per quanto smentite, notizie di interessamento da parte di componenti del comparto intelligence alle attività parlamentari afferenti alla tenuta del governo, il Copasir audirà il direttore generale del Dis prefetto Gennaro Vecchione, riservandosi anche ulteriori audizioni di approfondimento», ha precisato il presidente Raffaele Volpi. Nei giorni scorsi, infatti, su La Stampa si era parlato di un presunto reclutamento di «responsabili» per sostenere la maggioranza di governo mediante la creazione di un network attivato da Conte e in cui sarebbero stati coinvolti anche vertici dei servizi segreti. Una notizia smentita, ma che ha destato non pochi malumori a Palazzo Chigi, che in una nota ha tagliato corto: «Insinuazioni gravissime».

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