Russia, pugno duro in vista della manifestazione pro Navalny: fermata la dissidente Sobol, chiusura per i siti a favore delle proteste
La polizia russa ha fermato una delle più strette collaboratrici del leader dell’opposizione Alexei Navalny, la legale del Fondo Anticorruzione Liubov Sobol. Nota per essere stata una delle figure di spicco delle proteste anti Putin del 2019, Sobol è stata portata in commissariato a causa dell’invito a partecipare alle manifestazioni in programma sabato 23 gennaio contro l’arresto di Navalny. Prima del fermo, gli agenti si sono presentati anche nelle abitazioni del direttore della testata online Media Zona, Serghiei Smirnov, e del conduttore di Radio Eco di Mosca, Aleksandr Pliushchev, nonché dalla portavoce di Navalny, Kira Yarmish, e della stessa Sobol.
January 21, 2021
«Non permetteremo manifestazioni non autorizzate»
Poco dopo il fermo di Sobol, un altro collaboratore di Navalny, Vladlen Los, ha denunciato che le autorità di Mosca gli hanno ordinato di lasciare la Russia entro il 25 gennaio e gli hanno proibito di tornare nel Paese per quasi tre anni, fino al 27 novembre 2023. La manifestazione di sabato preoccupa le autorità russe, tanto che il vice ministro dell’Interno Aleksandr Gorovoi, intervenendo al dicastero, ha chiarito: «Oggi non abbiamo scuse per permettere manifestazioni non autorizzate nelle strade e nelle piazze delle città in nessuna parte del Paese», ha detto Gorovoi, ripreso dall’agenzia Interfax, aggiungendo che le autorità hanno fornito «gli strumenti legali» necessari per impedire tali manifestazioni.
Misure preventive a due giorni dalle proteste
Non solo. Secondo Ria Novosti, l’ufficio del procuratore generale della Russia ha chiesto di limitare l’accesso ai siti che invitano a partecipare «ad azioni illegali il 23 gennaio». «Sono state fatte richieste al Roskomnadzor – l’autorità russa per le telecomunicazioni – per limitare l’accesso alle informazioni illegali. Le persone che invocano azioni illegali sono state avvertite di non infrangere la legge», recita la nota. La procura generale ha aggiunto che le forze dell’ordine sono «concentrate sull’adozione di misure preventive» e, se ci sono i presupposti, pronte ad adottare provvedimenti.
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