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Dopo l’arresto del suprematista di Savona, si indaga sui 400 iscritti al suo canale Telegram: rischiano una denuncia per apologia di fascismo

24 Gennaio 2021 - 14:05 Redazione
Nella chat "Sole nero" frasi di Hitler e Mussolini, questionari sulla razza ariana e altri messaggi intrisi di odio, contro ebrei, neri, omosessuali e donne, ma anche per preparare il terreno per possibili attentati, come alla Sinagoga di Roma

Altro che lupo solitario: il giovane Andrea Cavalleri, suprematista 22enne arrestato a Savona nel corso di un’operazione antiterrorismo, era riuscito a costruire una rete con oltre 400 iscritti nel suo canale sull’app di messaggistica Telegram, chiamata “Sole nero”. Un forum sotterraneo per condividere frasi di Hitler e Mussolini, questionari sulla razza ariana e altri messaggi intrisi di odio, principalmente contro ebrei, neri, omosessuali e donne, ma anche per preparare il terreno per possibili attentati, come alla Sinagoga di Roma.

Dopo aver arrestato Cavalleri, insieme a un diciassettenne di Torino, con l’accusa di pianificare azioni militari suprematiste per eliminare «neri, gay ed ebrei» – i due si scambiavano anche messaggi in cui discutevano su come creare un ordigno esplosivo -, adesso gli agenti indagano proprio sui membri di quella chat che rischiano quantomeno una denuncia penale per apologia del fascismo. Le perquisizioni, oltre all’abitazione di Cavalleri, sono scattate in provincia di Genova, Torino, Cuneo, Cagliari, Forlì-Cesena, Palermo, Bologna e Perugia stando a quanto scrive La Stampa.

Quella foto con la maglietta degli ZetaZeroAlfa

Nelle chat infatti gli inquirenti hanno trovato istigazioni a commettere atti terroristici, come i massacri nelle scuole, anche se l’obiettivo principale rimaneva quello di guidare una rivoluzione contro «lo Stato occupato dai sionisti», reclutando più volenterosi possibili. Tra gli eroi di Cavalleri troviamo, oltre ai gruppi nazisti o neonazisti, come l’AtomWaffen Division, creata nel 2015 nel Sud degli Stati Uniti, l’italiano Luca Traini, che nel febbraio del 2018 si era reso protagonista di una sparatoria a sfondo razziale e Brenton Tarrant, l’attentatore di ChristChurch che uccise 51 persone in un attento nel 2019.

Facebook | Il profilo di Andrea Cavalleri con indosso la maglietta dei ZetaZeroAlfa

Anche se non risultava iscritto a nessuno partito o movimento neofascista, sul suo profilo Facebook Cavalleri si mostrava con la maglietta degli ZetaZeroAlfa, la band musicale di CasaPound Italia fondata nel 1997 dal pregiudicato Gianluca Iannone, leader del movimento dei «fascisti del terzo millenio», come si auto-definiscono i militanti di CasaPound. Il confine tra musica e politica è molto labile nel caso degli ZetaZeroAlfa, come dimostra una loro esibizione, tra saluti romani e slogan fascisti, nel marzo del 2019 a Milano in occasione dei 100 anni della nascita dei Fasci italiani di combattimento.

La conversione: «Un caso da manuale»

La “conversione” di Cavalleri, che campava vendendo cimeli del Ventennio, sarebbe avvenuta negli ultimi tre anni, dopo aver lasciato il liceo classico Chiabrera a Savona. In un’intervista a La Stampa, il presidente del liceo Alfonso Gargano ha raccontato come da studente il ragazzo avesse persino ottenuto «un viaggio premio ad Auschwitz con la scuola» grazie a un tema con cui aveva vinto il concorso organizzato dal Consiglio regionale ligure sul Giorno della memoria. «Un caso da manuale» di criminologia, il commento del preside.

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