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Coronavirus, Pfizer: «Consegne a regime dalla prossima settimana». L’Ue annuncia azioni legali sui ritardi

24 Gennaio 2021 - 19:19 Redazione
«Intendiamo far rispettare i contratti firmati», ha detto il presidente del consiglio europeo Charles Michel

Dopo lo stop alla produzione, Pfizer è pronta a riprendere le consegne del vaccino contro il Coronavirus: «Dalla prossima settimana la fornitura tornerà a regime». Ad assicurarlo è la stessa azienda statunitense contattata da SkyTg 24. «Dall’8 al 18 gennaio sono state inviate le fiale previste dal piano di ordinazione, poi c’è stata la riduzione a causa del riadattamento del sito produttivo belga di Puurs – chiarisce Pfizer -. Con la decisione del governo di somministrare 6 dosi anziché 5, Pfizer ha ridotto il numero di fiale, ma non di dosi previste, che resta lo stesso. Quello che sta accadendo è frutto di un fraintendimento nel conteggio delle dosi che non è il conteggio delle fiale».

Il contratto stipulato tra Pfizer e l’Ue prevede infatti che l’acquisto venga misurato in dosi, e non in fiale. Il mese scorso si è scoperto che da ogni fiala era possibile estrarre non 5, ma 6 dosi per la somministrazione del vaccino. Una dose extra dunque rispetto alle cinque previste inizialmente, che ora Pfizer ha deciso di addebitare riducendo, di conseguenza, il numero di fiale distribuite. In Italia, per esempio, questa riduzione ha portato Pfizer a ridisegnare la distribuzione tra le regioni in modo quasi arbitrario. Alcune regioni hanno subito dei tagli, mentre altre no, portando quindi, secondo Arcuri, a –20% delle dosi per la prossima settimana.

Il contenzioso comunque non riguarda solo l’Italia che – secondo le parole di Arcuri – intende aprire un’azione legale contro Pfizer. Anche la Ue vuole «fare rispettare i contratti firmati» sui vaccini, se necessario anche ricorrendo a mezzi legali. Lo ha detto oggi Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ospite della trasmissione Grand Rendez-vous della radio Europe 1. «Possiamo utilizzare a questo scopo tutti i mezzi giuridici a nostra disposizione», ha affermato Michel.

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