Insulti e minacce sul profilo del 19enne indagato a Caccamo per l’omicidio della fidanzata: «Speriamo che in carcere ti facciano la festa»
«Suicidati», «Datelo a me che ci penso io» e altri insulti e minacce di questo tenore stanno fioccando in queste ore sul profilo Facebook di Pietro Morreale, il 19enne accusato di aver ucciso la fidanzata Roberta Siragusa e averla scaraventata in un burrone a Caccamo, nel Palermitano. Il pubblico della piattaforma aveva già deciso fosse colpevole prima ancora che gli inquirenti lo indagassero per omicidio. Più di 3.800 i commenti, con una media di uno ogni 30 secondi, sono comparsi sotto la foto che ritrae la coppia davanti al teatro Massimo di Palermo. «Spero che soffrirai a vita», «mi auguro che in carcere ti facciano la festa»; e ancora «la pena di morte ci vorrebbe», scrivono gli utenti.
La squadra di arti marziali Kilroy team di cui Morreale, appassionato di kick boking, avrebbe fatto parte, ieri, 24 gennaio, aveva scritto:
Apprendiamo la notizia di una grave tragedia che vedrebbe coinvolta una persona che, in passato (8 anni fa) e per un breve periodo, ha fatto parte della nostra squadra sportiva. Questa “persona”, che si è macchiata (per sua stessa ammissione) di un orrendo crimine, riporterebbe, sul proprio profilo Facebook, di “lavorare” per noi. Ribadiamo che non abbiamo, ne noi ne nessuno dei nostri istruttori, nessun tipo di rapporto con questo individuo. Il nostro team condanna fermamente ogni tipo di violenza.
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