Bonus studenti, 2 mila euro di rimborsi agli universitari figli dei dipendenti pubblici. Ecco come richiederlo
Arrivano i rimborsi per gli iscritti a corsi di laurea o post lauream nell’A.A. 2018/2019. Dal 27 gennaio, fino alle 12 del 1° marzo, gli studenti idonei potranno fare richiesta direttamente sul sito dell’Inps. A differenza di alcune borse di studio, il bonus (qui il bando) non è destinato solamente a determinate fasce Isee (anche se il dato viene considerato nella graduatoria finale), e può essere richiesto anche se si è in possesso di una borsa Erasmus. Tuttavia, questo non significa che sia aperto a tutti: ci sono requisiti indispensabili per rientrare tra gli aventi diritto. Vediamo quali.
Che cos’è il bonus
Si tratta di un sussidio che può arrivare fino a 2 mila euro, destinato a coprire le spese di studenti universitari che, nell’anno accademico 2018/2019, hanno frequentato:
- un corso di laurea triennale;
- un corso di laurea magistrale;
- un corso di laurea a ciclo unico;
- un corso di Conservatorio;
- un corso negli Istituti Musicali parificate e Accademie di Belle Arti;
- un corso di studio all’estero legalmente riconosciuto;
- corsi di specializzazione post lauream.
I requisiti (chi può richiederlo)
Il bonus non è però esteso a tutti gli studenti universitari che sono stati iscritti ai corsi indicati. Il rimborso, infatti, è riservato unicamente ai figli, orfani o equiparati:
- degli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
- dei pensionati utenti della Gestione Dipendenti Pubblici;
- degli iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale;
- degli iscritti al Fondo Ipost.
Inoltre, per poterne fare richiesta, lo studente deve essere in possesso di altri requisiti:
- avere un’età inferiore ai 32 anni alla data di scadenza del Bando;
- non aver già fruito, per l’anno accademico in questione (2018/2019), di altri bonus analoghi. Sia erogati dall’Inps che da altri enti, quali Stato ed Enti regionali per il diritto allo studio. Non è consentito fare richiesta anche agli studenti che hanno ricevuto fondi da Istituti pubblici o privati del valore superiore al 50% dell’importo previsto qui;
- non aver vinto il Bando INPS “Collegi Universitari”.
Per quanto riguarda gli studenti universitari iscritti ai corsi di laurea, questi devono anche:
- non essere fuori corso nell’anno accademico per il quale si concorre;
- aver sostenuto tutti gli esami previsti dal piano degli studi previsti per l’anno
- avere una media ponderata minima di 24 su 30
Come funziona
Gli importi previsti per gli aventi diritto sono i seguenti:
- 2.000 euro per i corsi di laurea
- 1.000 euro per corsi universitari di specializzazione post lauream
- ulteriori 1.000 euro destinati a chi, nello stesso periodo, era iscritto a corsi post lauream e ha ottenuto un punteggio di almeno 92 su 110 come voto di laurea
Per fare domanda bisogna come prima cosa iscriversi nella banca dati Inps: l’iscrizione avviene attraverso la consegna di un modulo presso la Sede Provinciale Inps di riferimento. A quel punto, una volta iscritti, si potrà accedere al sito e all’area riservata (mediante codice fiscale, Pin, Spid, Cie, Cns) nella sezione “Borse di studio universitarie”.
Le graduatorie
Per l’assegnazione, l’Inps si baserà su una graduatoria stilata in base a diversi criteri – a ognuno dei quali è collegata una specifica scala di punteggio. Ad esempio, per quanto riguarda l’Isee, vengono assegnati:
- 2 punti per chi lo ha superiore a 40 mila euro (punteggio minimo)
- 14 punti per chi lo ha inferiore a 8 mila euro (punteggio massimo)
Immagine di copertina: Element5 Digital su Unsplash
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