Vincitori e vinti dell’operazione GameStop: ecco come un gruppo di investitori amatoriali ha beffato Wall Street
Una bravata di ragazzini, il potere dei social o una strategia pianificata nei dettagli? Dietro alla crescita vertiginosa delle azioni di GameStop c’è un po’ di tutto. Ieri, l’azienda statunitense specializzata nella vendita di videogiochi ha visto schizzare il valore delle sue azioni oltre i 300 dollari, quando solo ad agosto il prezzo era sotto i 5 dollari. Dietro al successo, inaspettato, dell’azienda texana non ci sono però gli imprevisti del mercato finanziario. Ma un forum sulla pagina di Reddit dedicato a investitori amatoriali. Il gruppo Wall Street Bets, che conta oltre 2 milioni di membri, già nel 2019, quando GameStop era già in crisi, dopo aver subito diverse perdite, aveva deciso di sostenere l’azienda, nella convinzione che esistessero delle opportunità di guadagno. Il gioco degli investitori di Reddit, giovani e non, era quello di provare a mettere sotto scacco i ricchi investitori di Wall Street. Ma come?
Quando un’azienda appare in difficoltà sono tanti gli investitori ad adottare uno strumento di speculazione finanziaria chiamato vendita allo scoperto (short selling in inglese). Il venditore prende in prestito da un lender un numero di azioni a un determinato prezzo nella speranza che il loro valore scenda ulteriormente. Per esempio, lo short seller acquista 100 azioni dal broker per un valore di 10 euro l’una. E le vende poi sul mercato ricavandone in totale 1000 euro. Se l’azienda è in effetti in difficoltà, e il valore dell’azione crolla per esempio a 1 euro, il venditore in prestito le ricompra e le restituisce al broker per il valore di 100 euro, guadagnando quindi 900 euro.
Cosa c’entra GameStop con lo short selling?
A gennaio, l’entrata nell’azienda dell’imprenditore Ryan Cohen, già proprietario e fondatore dello store online di prodotti per animali «Chewy», ha fatto da catalizzatore, spingendo i membri del gruppo su Reddit ad incoraggiare in maniera semi pianificata l’acquisto delle azioni, al fine di rompere la speculazione degli short seller e le loro possibilità di guadagno. Come detto, il venditore in prestito è infatti costretto a ricomprare e restituire al broker le azioni in ogni caso. Ma con la crescita del loro valore, questo comporta una perdita. Per le aziende Melvin Capitale e Citron che avevano scommesso, insieme ad altri, sul fallimento dell’azienda, questo ha significato perdite miliardarie.
Dall’altro lato della medaglia ci sono però i guadagni di tre azionisti di GameStop. Ryan Cohen, grazie al giochetto finanziario dei membri della pagina Reddit, ha visto salire il suo capitale fino a 1.3 miliardi di dollari. C’è poi Donald Foss, fondatore ed ex ceo di Credit Acceptance Corp, che a inizio anno aveva comprato il 5% di GameStop. La sua parte vale ora più di 500 milioni di dollari. Per il direttore esecutivo dell’azienda, George Sherman, il valore della sua quota di azioni è salito fino a 350 milioni.
Vincitori e vinti dunque, in una mossa che potrebbe ridisegnare le regole della finanza. Come era stato per i tiktokers che, attraverso una mobilitazione sul social network avevano rovinato, lo scorso giugno, il comizio di Donald Trump a Tulsa, così anche questa volta il passaparola sul web è riuscito a piegare la speculazione di Wall Street.
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