Italia in zona gialla ma stavolta da lunedì, la beffa per negozi e ristoranti pronti a riaprire domenica: come cambia la mappa
Torna a colorarsi di giallo la mappa delle regioni dopo l’ultimo report della Cabina di Regia sull’andamento della pandemia di Coronavirus, ma da lunedì 1 febbraio e non da domenica, come di solito accadeva. La nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza entra in vigore infatti alla scadenza della precedente, nonostante nelle ultime due settimane le nuove fasce fossero sempre entrate in vigore a metà del weekend. Un dettaglio che rischia di portare nuova confusione soprattutto tra ristoratori e commercianti, che aspettavano proprio l’effetto del giorno festivo per riaprire e recuperare le settimane passate con orari ridotti.
Le proteste puntuali non mancano, a cominciare dalla Lombardia che aveva passato una settimana in zona rossa per sbaglio: «Non ci resta che prenderne atto – ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana su Facebook – perché la decisione è sopra la nostra testa e al di là delle nostre volontà. Sicuramente vengono penalizzate le tante attività già pronte a ripartire da domenica». E le proteste riguardano anche chi è rimasto in arancione non sentendo di meritarlo. Come la Sardegna del governatore Christian Solinas, che ha già annunciato ricorso al Tar contro l’ordinanza di Speranza forte dell’indice Rt allo 0,81 nell’ultima settimana. Per Solinas altri sette giorni in zona arancione è «un provvedimento immotivato, che danneggia gravemente il nostro tessuto economico e produttivo».
La nuova mappa dal 1° febbraio
Da lunedì 1 febbraio chi si trova in zona gialla potrà spostarsi più liberamente fuori dal proprio comune. Ma per il via libera agli spostamenti tra regioni bisognerà aspettare il 15 febbraio, quando cesserà il divieto ai viaggi non essenziali fuori dalla propria regione anche per le zone gialle. Resta in vigore il coprifuoco su tutto il territorio nazionale dalle 22 alle 5. Bar e ristoranti possono tornare a svolgere il servizio al tavolo fino alle 18. E fino alle 22 è sempre consentito il servizio di consegna a domicilio.
Zona arancione
- Provincia autonoma di Bolzano
- Umbria
- Sardegna
- Puglia
- Sicilia
Zona gialla
- Valle d’Aosta
- Piemonte
- Lombardia
- Veneto
- provincia autonoma di Trento
- Friuli-Venezia-Giulia
- Emilia-Romagna
- Liguria
- Toscana
- Marche
- Lazio
- Molise
- Campania
- Basilicata
- Calabria
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