Coronavirus, 50 mila morti solo nella seconda ondata: 1 decesso su 5 si è registrato in Lombardia – Il report dell’Iss
Sono 49.274 le vittime della seconda ondata della pandemia da Coronavirus in Italia, da ottobre a oggi. Nella prima ondata, da marzo a maggio 2021, i decessi furono 34.278. È quanto rilevato dall’Istituto superiore di Sanità nel report “Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia“, con dati aggiornati sin al 27 gennaio 2021, e pubblicato oggi, 31 gennaio.
Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto le regioni con più decessi
La Lombardia continua a essere la regione più colpita, anche sul fronte dei morti: sono infatti 26.674 le vittime complessive registrate dall’inizio dell’emergenza, ossia il 31,2% dei decessi complessivi registrati in Italia. Il dato comprende i 16.362 morti tra marzo e maggio 2020, i 608 nel periodo da giugno a settembre 2020, e le 9.704 vittime nel periodo compreso tra ottobre 2020 e il 27 gennaio 2021 (pari al 19,7% dei decessi registrati nel medesimo arco temporale su scala nazionale). A seguire l’Emilia Romagna con 9.268 decessi sin dall’inizio della pandemia (10,9% su scala nazionale) e il Veneto, con 8.724 morti Covid (pari al 10,2% sul totale).
L’età media dei morti è 81 anni. I più colpiti gli uomini
Nel report dell’Istituto superiore di Sanità vengono poi indicate le caratteristiche dei pazienti deceduti. L’età media si attesta a 81 anni: nel 56,3% dei casi si è trattato di uomini, mentre tra la popolazione di sesso femminile i decessi sono stati 37.295 (43,7%). Queste ultime hanno un’età mediana più alta rispetto agli uomini: 86 anni per le donne e 80 per gli uomini.
I decessi nella popolazione under 50
Ma i decessi non riguardano solo la popolazione più anziana. Sono infatti 941 (1,1% sul totale) i decessi rilevati in pazienti con meno 50 anni di età. Nel dettaglio, 234 di questi avevano meno di 40 anni (138 uomini e 96 donne, con età compresa tra 0 e 39 anni). Si registrano poi 52 decessi in pazienti con età inferiore a 40 anni e per cui non sono disponibili informazioni cliniche. Quanto ai restanti pazienti morti per Covid, 147 presentavano gravi patologie preesistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità) e 35 non presentavano alcuna patologia di rilievo diagnosticata.
Il 66,3% dei pazienti deceduti aveva 3 o più patologie pregresse
Complessivamente, il 66,3% dei pazienti deceduti presentava 3 o più patologie pregresse. Il 18,6% ne presentava 2, il 12,1% una, mentre il 3,1% dei pazienti successivamente deceduti non presentava alcun problema di salute pregresso. Questo dato, tuttavia, è stato ottenuto da 6.381 deceduti per i quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche. «Il campione – si specifica nel rapporto dell’Iss – rappresenta solo i decessi in soggetti che hanno avuto necessità del ricovero, e le Regioni sono rappresentate cercando di conservare una proporzionalità rispetto al numero di decessi».
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