Fico verso un nuovo giro di consultazioni: «Forze politiche disponibili a confronto comune». Di Maio in pressing: «Serve un governo forte in fretta»
Dopo aver incontrato ieri le delegazioni del M5s, del Partito Democratico, di Italia Viva e Liberi e Uguali, il presidente della Camera Roberto Fico ha proseguito oggi le consultazioni, nell’ambito del mandato esplorativo ricevuto dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Fico avrà tempo fino a martedì 2 febbraio per verificare se sussiste la possibilità di ricostruire un esecutivo con le forze della maggioranza uscente, o se ormai non ci sono più i punti di convergenza necessari e, di conseguenza, se il presidente della Repubblica dovrà percorre altre strade per uscire dall’impasse della crisi di governo.
Dopo aver terminato gli incontri con i gruppi parlamentari Europeisti-Maie-Centro Democratico, Per le Autonomie e i Misti, e avendo riscontrato in generale una convergenza sul nome di Conte, si va verso un nuovo giro di incontri tra il presidente Fico e le forze di maggioranza a partire dalla giornata di domani. Non è ancora chiaro quale sarà il formato di questi incontri e se Fico incontrerà i gruppi singolarmente, come è avvenuto ieri e oggi, o se le riunioni avranno una composizione diversa. Per il momento l’unica certezza è quanto dichiarato dal presidente della Camera al termine del secondo giorno di consultazioni: «Dagli incontri con le forze politiche è emersa la disponibilità comune a procedere su un confronto comune per raggiungere una sintesi».
De Petris (Misto): «Conte unica guida possibile. Sì al patto di legislatura»
Anche per il gruppo Misto un governo guidato da Giuseppe Conte rappresenta l’unica ipotesi valida per ripartire. «Abbiamo indicato il nome di Conte come unica guida possibile del prossimo governo» ha dichiarato al termine delle consultazioni con il presidente Fico il capogruppo del Misto Loredana De Petris che, come fanno i renziani, sottolinea l’importanza di un patto di legislatura.
«Conte deve essere il garante di un accordo programmatico che dovrà assicurare una continuità con il governo uscente – aggiunge -. La riforma della giustizia è un tema centrale che serve a garantire certezza del diritto e a ridurre i tempi dei processi. Legge elettorale: deve essere a impianto proporzionale e servono i correttivi, dopo la riduzione dei parlamentari». L’ultima proposta invece riguarda l’abbandono «del progetto di autonomia differenziata, perché produrrebbe solo altri divari e altre diseguaglianze».
Tabacci (Europeisti-Maie-Centro Democratico): «Siamo per un governo politico guidato da Conte. L’alternativa sono le elezioni»
«Siamo per un governo politico, guidato da Conte, che arrivi al termine della legislatura, sapendo che l’alternativa è il governo del Presidente della Repubblica che porti il Paese alle votazioni, ma questo significa che il parlamento non è in grado di esprimere una maggioranza». A parlare è Bruno Tabacci, in rappresentanza di Centro Democratico-italiani in Europa, nonché una delle persone incaricate nella prima fase della crisi di Governo di reclutare Responsabili o Costruttori per il Conte Ter.
«Quando responsabili diventa un termine negativo, io non mi ci posso riconoscere – ha aggiunto Tabacci al termine delle consultazioni con il presidente della Camera, Roberto Fico -. Sono Responsabile di quello che dico e che faccio. Abbiamo dato vita a una iniziativa politica che ha portato al Senato alla nascita del gruppo europeisti e alla Camera a un gruppo che conta 15 deputati».
A differenza da quanto chiedono i renziani inoltre, per Tabacci è inutile negoziare adesso un programma che «dovrà essere definito con Conte quando sarà incaricato. Ma poiché sappiamo scrivere – aggiunge – abbiamo offerto oggi 5 punti, per dire che non possiamo giocare al fatto che in fase esplorativa facciamo un programma e poi decidiamo chi lo realizza».
Rosato: «Italia Viva categorica: si lavora serrati sul programma, non sui nomi»
«Questa non è la fase in cui dobbiamo discutere di nomi, ma dobbiamo cercare una sintonia sui contenuti, sul programma. Abbiamo il problema di mettere il paese in condizione di affrontare le emergenze. Noi saremo molto categorici su questo: in questi due giorni che abbiamo davanti dobbiamo affrontare in maniera serrata i programmi dopodiché non si risolve tutto. Ma almeno sceglieremo il metodo di risoluzione dei problemi e si potrà chiarire tutto ciò che va chiarito».
A dirlo è il vicepresidente di Italia Viva, Ettore Rosato, intervenuto ai microfoni di SkyTg24 per commentare lo stato dell’arte delle consultazioni ancora in corso a Montecitorio e ribadire la posizione di Italia Viva su un possibile Conte-ter.
Di Maio in pressing per un Conte-ter: «Serve un governo forte in fretta»
«In questi momenti serve un esecutivo forte, mentre noi agli occhi del mondo appariamo deboli. O ci mettiamo in testa che dobbiamo ripartire in fretta con un nuovo governo puntando a sfruttare al meglio i 209 miliardi del Recovery Plan, oppure le future generazioni piangeranno le follie di una politica che invece di pensare ai problemi degli italiani, litigava per le poltrone». È quanto riferito dal ministro degli Esteri Luigi di Maio in un post su Facebook.
Da Palazzo Chigi precisano: «Conte in silenzio per rispetto a Mattarella e Fico»
«Il riserbo e il silenzio del presidente del Consiglio sono un doveroso e rispettoso ossequio non solo alla delicata situazione politica che sta vivendo il nostro Paese, ma anche al lavoro che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente della Camera, Roberto Fico, stanno svolgendo in questi giorni, di concerto con le forze politiche chiamate in causa, per tutelare l’integrità delle Istituzioni e l’interesse dei cittadini italiani».
Lo si apprende da una nota rilasciata da Palazzo Chigi, in cui vengono smentiti i «virgolettati mai pronunciati e fantasiosi retroscena» riportati sui giornali da chi «abitualmente segue più da vicino il presidente del Consiglio». Nel comunicato viene sottolineato che né Conte né l’intero staff comunicazione di Palazzo Chigi non ha «mai rilasciato dichiarazioni o fatto trapelare informazioni che rispecchiassero in alcun modo il pensiero del Presidente, con l’unica eccezione di una dichiarazione riportata su Facebook e risalente al 26 gennaio scorso», ossia quando Giuseppe Conte ha rassegnato le proprie dimissioni.
Autonomie: «Incarico a Conte, bisogna fare in fretta»
«Abbiamo ribadito al presidente Fico la nostra indicazione, ossia incarico al presidente Giuseppe Conte. Riteniamo che questa sia la garanzia per una soluzione rapida e che possa dare continuità al lavoro portato avanti dal precedente governo, che noi riteniamo particolarmente soddisfacente. Credo che siano previsti già oggi incontri per definire puntualmente le questioni programmatiche». Sono le dichiarazioni del senatore Gianclaudio Bressa, a nome del gruppo delle Autonomie del Senato al termine delle consultazioni alla Camera.
Il Quirinale smentisce le indiscrezioni: «Nessuna chiamata a Draghi durante la crisi»
Sulla scia di alcune indiscrezioni apparse oggi sui quotidiani, fonti qualificate del Quirinale riferiscono che «viene destituita di ogni fondamento la notizia che il presidente Sergio Mattarella abbia contattato, da quando si è aperta la crisi di governo, l’ex presidente della Bce Mario Draghi».
Il gruppo dei «responsabili» al Senato: «Aperti al confronto»
«Siamo pronti a un programma di legislatura, la persona giusta per portare avanti questo programma è Giuseppe Conte». Così il senatore Ricardo Antonio Merlo del gruppo Europeisti – Maie – Centro democratico, il neo gruppo costituito dai cosiddetti «responsabili» che si è formato per sostenere il premier dimissionario. «A livello di contenuti siamo pronti a confrontarci su tutto – ha proseguito il senatore Merlo – e la persona giusta per portare avanti questa fase storica del nostro Paese è Giuseppe Conte, secondo noi». Presenti nella delegazione anche l’ex pentastellato Saverio De Bonis e la senatrice Mariarosaria Rossi, ex Forza Italia e considerata braccio destro di Silvio Berlusconi, prima dello strappo durante il voto di fiducia al Senato.
La prima giornata di consultazioni di Fico
Durante la prima giornata di consultazioni, M5s e Partito Democratico hanno blindato il premier Conte e avanzato l’idea di stesura di un cronoprogramma per fissare i paletti entro cui dovrà operare l’eventuale nuova maggioranza di governo. Matteo Renzi ha aperto all’ipotesi del documento scritto, ma non ha menzionato Conte, e ha tenuto comunque aperto un piccolo spiraglio verso un possibile governo istituzionale, pur dicendo di preferirne uno di stampo politico. LeU non ha posto veti di sorta, unendosi alla richiesta di «lealtà e chiarezza» tra le diverse forze politiche.
Il calendario delle Consultazioni oggi:
- 10:00 – Gruppo Parlamentare “Europeisti – Maie – Centro Democratico” del Senato della Repubblica
- 11:20 – Gruppo Parlamentare ” Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)” del Senato della Repubblica
- 12:40 – Gruppo Parlamentare Misto della Camera dei deputati
- 14:00 – Gruppo Parlamentare Misto del Senato della Repubblica
January 30, 2021
Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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