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Per i nuovi vaccini anti-Covid all’Unione Europea restano 416 milioni di euro da spendere nel 2021

01 Febbraio 2021 - 22:09 Redazione
Lo ha detto oggi in audizione la capo negoziatrice per i vaccini dell'Ue, Sandra Gallina

L’obiettivo rimane lo stesso: vaccinare il 70% della popolazione europea contro il Coronavirus entro l’estate. Sarà più complicato invece, a causa dei ritardi accumulati nelle scorse settimane, arrivare a vaccinare entro marzo almeno l’80% della popolazione di età superiore agli 80 anni e l’80% degli operatori sanitari e sociali in ogni Stato membro. Per farlo però, come ha spiegato oggi la capo negoziatrice per i vaccini dell’Ue Sandra Gallina, in un’audizione all’Europarlamento, i paesi membri potranno fare affidamento su otto vaccini in totale: AstraZeneca, Sanofi, Pfizer-BioNTech, Johnson&Johnson, Curevac, Moderna ma anche Novavax e Valneva, con cui la Commissione aveva concluso colloqui esplorativi nelle scorse settimane, ma non ancora i contratti.

La ripartizione dei finanziamenti

Come ha spiegato Gallina, l’Unione europea ha già pagato 2.372 miliardi di euro per finanziare i progetti vaccinali. Questa la cifra concordata già a giugno per completare gli accordi di acquisto anticipato con le aziende farmaceutiche per i primi sei vaccini. All’epoca, la commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides, aveva spiegato che non c’era bisogno di finanziamenti aggiuntivi. A settembre l’Unione europea aveva poi chiesto 750 milioni di euro aggiuntivi per finalizzare alcuni accordi e aggiungere un altro vaccino (Novavax).

«Di 750 milioni aggiuntivi per il 2020-2021 abbiamo speso 333 milioni», ha spiegato Gallina in audizione. «Restano 416 milioni che finanzieranno altri 2 vaccini», ovvero Novavax e Valneva, che vanno a completare il portafoglio di otto vaccini. Ma, stando a quanto ha dichiarato Gallina in audizione, la Commissione europea vorrebbe sbloccare altri 1,5 miliardi di euro per investire nella strategia vaccinale. «Abbiamo bisogno di quel denaro per il monitoraggio della vaccinazione e anche per la ricerca», ha aggiunto.

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