Nessun protocollo nazionale ma parte il vaccino per gli over 80. Prenotazioni online in Campania e Lazio, dosi a domicilio in Emilia-Romagna
Fra rallentamenti nelle forniture e problemi logistici, gli over 80 aspettano ancora di capire come potersi vaccinare. Oltre ai dubbi sul “quando”, anche il “come” è una delle domande a cui il governo non è in grado al momento di rispondere. Un protocollo nazionale di riferimento che possa stabilire le modalità di somministrazione del vaccino anti-Covid per gli ultra 80enni ancora non c’è: prenotazioni, priorità per età o per patologie, assistenza domiciliare. In mancanza di indicazioni precise da parte del Commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri, le Regioni vanno avanti come possono.
Alcune, data la mancanza di dosi, pianificano un calendario ad ora solo ipotetico, altre procedono in modo autonomo. Se Campania e Lazio hanno già fatto i primi (difficili) passi, domani sarà la volta dell’Emilia-Romagna, con le dosi da somministrare prima di tutto agli anziani in assistenza domiciliare. In attesa di una voce definitiva dall’alto, quali sono al momento le modalità che permetteranno agli over 80 di accedere alla loro prima dose di vaccino?
Gli ultra 80enni chiamati a iscriversi online
In Lazio la piattaforma di prenotazione è andata in tilt. La Regione oggi ha dato il via alle iscrizioni per le vaccinazioni dei soggetti over 80. Codice fiscale alla mano, i 2.200 prenotati nei primi 7 minuti hanno bloccato il sistema informatico, già andato in tilt nelle precedenti ore del mattino per lo stesso motivo. La piattaforma è ripartita raggiungendo più di 7mila iscrizioni. Oltre ai problemi logistici a cui le piattaforme di prenotazione ci hanno abituato negli ultimi mesi, le perplessità espresse riguardo la soluzione adottata dalla Regione sono soprattutto sulla scelta di un luogo virtuale a cui gli over 80 saranno chiamati ad accedere.
Se la piattaforma al momento non convince del tutto, la rete creata dai medici di base sarà l’alternativa su cui gli over 80 potranno fare affidamento sia nel Lazio che in Campania. Come si legge sul sito dell’Asl 6 di Roma, «dal 1° febbraio, sarà possibile rivolgersi al proprio Medico di Medicina Generale (MMG) per la vaccinazione: in questo caso, la prenotazione sarà gestita direttamente dal medico e la somministrazione avverrà presso lo studio del medico o studi aggregati». Il vaccino quindi verrà distribuito ai medici di medicina generale che aderiscono alla campagna vaccinale «attraverso i 20 hub ospedalieri in grado di garantirne la catena del freddo».
La Regione Campania ha fatto entrare in gioco i medici di base direttamente sulla piattaforma di iscrizione aperta ai cittadini il 30 gennaio 2021. Collaborando con le Aziende Sanitarie Locali di riferimento, potranno prenotare sul sistema online il vaccino per i propri pazienti, specificando di volta in volta la volontà della persona di recarsi personalmente nel luogo della somministrazione o, eventualmente, la necessità di una vaccinazione a domicilio se il soggetto in questione è impossibilitato a muoversi. Ma sul tema di quanti non potranno spostarsi dalla propria abitazione, la piattaforma al momento non prevede indicazioni su come, dove e con chi parlare per garantirsi l’iniezione a domicilio.
Priorità a chi non può muoversi da casa? Il caso dell’Emilia-Romagna
«Non esistono i piani regionali, nel senso che le Regioni non sono autonomamente nelle condizioni di potere decidere i target della popolazione da vaccinare» ha detto l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini. Ma di fatto da domani, 2 febbraio, su tutto il territorio partiranno le vaccinazioni per gli ultra 80enni in assistenza domiciliare. Uno dei punti centrali del protocollo che si aspetta dal governo dovrà essere proprio quello relativo agli over 80 impossibilitati a spostarsi da casa.
Bisognerà decidere anche se dare loro la priorità rispetto agli altri soggetti della stessa fascia d’età. Una via, questa, scelta dall’Emilia Romagna: «Stiamo ultimando la prima parte del primo target, operatori sanitari e Rsa, da domani cominceremo con ultra 80enni in assistenza domiciliare, poi immagino che seguiremo l’indicazione del piano nazionale» ha detto Donini.
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