Crisi di governo, Italia Viva chiede una bicamerale con l’opposizione per le riforme. Scontro sul Mes con il M5S
Volge verso la fine la terza giornata di consultazioni coordinate dal presidente della Camera Roberto Fico per uscire dallo stallo sulla crisi di governo. Il confronto dovrebbe riprendere domani mattina con l’obiettivo di terminare entro l’ora di pranzo. Nel corso della giornata erano nate polemiche sul documento di sintesi. Secondo Bruno Tabacci, leader di Cd, e Antonio Tasso, capogruppo del Maie alla Camera, al termine delle trattative di oggi tra le forze di maggioranza non è atteso alcun documento finale. Documento che invece chiede Italia Viva. Tra le varie proposte portate dal partito di Matteo Renzi, c’è la formazione di una commissione bicamerale per le riforme con presidenza all’opposizione.
Come ha ribadito il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, a Tagadà su La7, l’esito della discussione sarà determinante per la nascita di un Conte Ter. «Vedremo – dichiara Rosato, che non si è voluto sbilanciare sulle probabilità di successo della nuova operazione -. Non mi butto mai, i numeri sono cose importanti e delicate». Essenziale costruire un terreno condiviso per le riforme anche con le opposizioni: «È assolutamente vero – commenta Rosato -, ed è nell’interesse di un rapporto diverso che si deve instaurare con l’opposizione. Vale per le riforme e anche per la gestione del Recovery Plan».
Scontro su Mes tra Italia Viva e M5S. Pd possibilista
Tra le richieste di Italia Viva ci sarebbe anche il Mes. Il partito di Matteo Renzi sarebbe disposto anche ad accettare una richiesta parziale del prestito che in totale ammonta a 36 miliardi di euro. Netto il No del Movimento 5 Stelle, mentre il Partito democratico avrebbe ribadito la posizione di non contrarietà allo strumento finanziario, se ci fosse un’intesa in maggioranza. Altro tema caro a Italia Viva è la legge elettorale che al tavolo ha chiesto una legge elettorale di stamp maggioritario oppure, se proporzionale, con le preferenze.
Rosato: «Draghi? Risorsa straordinaria per il Paese»
Per quanto riguarda l’ipotesi di un’alternativa a Conte, e in particolare sullo scenario di un esecutivo guidato dall’ex presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, il deputato non nega e non conferma. «Non mi permetto di tirare Mario Draghi per la giacchetta ma dico una cosa che pensano tutti gli italiani: è una straordinaria risorsa per il Paese». «Draghi sarebbe un magnifico premier? Sarebbe un magnifico quello che volete. In questa fase non stiamo giocando a cercare il più bello […] ma stiamo costruendo un governo con delicati equilibri», aggiunge.
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