In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
POLITICACNNCrisi di governoGoverno Conte IIItalia VivaMatteo Renzi

Renzi: «Niente da festeggiare, ma l’odio di questi giorni mi ha fatto male». Alla Cnn: «Neanche la mia famiglia ha capito perché ho aperto la crisi»

04 Febbraio 2021 - 08:17 Cristin Cappelletti
Il leader di Italia Viva commenta a «Repubblica» l'arrivo dell'ex presidente della Bce e critica gli avversari: «Dal Pd solo aut aut, pensavano di potermi tacitarmi con qualche poltrona»

Fuori Conte, dentro Draghi. Per il senatore toscano è il caso di dire «missione compiuta». Dopo settimane di muri contro muri, Matteo Renzi riesce nell’obiettivo mai ammesso, ma neanche tanto negato. Comunque lui nel primo giorno delle Consultazioni di Mario Draghi si schernisce: «Non ho niente da festeggiare». Eppure sia il primo che il secondo governo Conte, come gli si ricorda in un’intervista a Repubblica, devono parecchio alle sue scelte. «A chi mi domanda perché la crisi rispondo semplice: se dobbiamo spendere 200 miliardi di euro preferisco li spenda Draghi che Conte. Poi il governo Draghi lo fa nascere il Parlamento su indicazione di Mattarella, non il sottoscritto. Io faccio il tifo e voto la fiducia», dice Renzi.

Renzi: «Forse pensavano che potessero tacitarmi con qualche poltroncina di consolazione»

Nessuno scontro personale, insomma, dietro le ragioni che lo hanno portato a far scoppiare la crisi di governo, figuriamoci elettorale. Renzi bolla come una «barzelletta» la teoria secondo cui temesse l’ascesa di Conte nei sondaggi e l’inevitabile concorrenza elettorale in caso di voto anticipato. E sullo scontro con il Pd Renzi ne fa una battaglia ideale: «Forse pensavano che potessero tacitarmi con qualche poltroncina di consolazione».

No agli aut aut dice quindi Renzi: «La politica si fa con il dialogo». Una politica che – assicura il segretario – non è stata fatta per farlo crescere nei sondaggi: «Ma sicuramente con Draghi crescerà il numero degli occupati». Renzi esclude anche l’ipotesi di un ministero: Sono troppo divisivo». E sulla permanenza in carica dell’ex presidente della Bce Renzi è convinto che durerà fino al 2023: «Fossi in lui scriverei da capo il Recovery Plan».

Renzi: «Ho vissuto con molto dolore l’aggressione mediatica di queste settimane»

Su queste settimane di crisi rivela: «Ho vissuto con molto dolore l’aggressione mediatica di queste settimane: l’odio e il pregiudizio non mi avevano mai fatto male come stavolta, devo confessarlo». Sono in molti, dichiara poi alla Cnn, a non averlo capito. «Anche tra i miei amici e nella mia famiglia, non hanno capito perché aprire la crisi adesso, ma io penso che fosse proprio questo il momento, per trovare la via d’uscita dalla crisi: Draghi sarà in grado di farlo».

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti