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Arrivano le nuove etichette Ue su cibo e alcolici «cancerogeni»: si salva il vino, bocciati i salumi

04 Febbraio 2021 - 09:57 Cristin Cappelletti
Resta fuori invece il vino che Bruxelles non intende indicare come «sostanza tossica»

Quattro miliardi a disposizione dei Paesi membri, e una strategia da dieci azioni per «battere il cancro». La Commissione europea ha annunciato ieri il suo piano decennale per combattere a livello europeo la malattia. Tra gli obiettivi dichiarati della Ue: più vaccini per eliminare il cancro della cervice uterina entro il 2030; una “generazione senza tabacco”, e screening per il cancro al seno, al collo dell’utero e al colon-retto per il 90% dei richiedenti, entro il 2025. Sul versante delle cure, l’impegno è garantire l’accesso del 90% dei pazienti oncologici a una rete Ue di centri nazionali riconosciuti entro il 2030.

Ma a far discutere sono le azioni volte a migliorare il campo della prevenzione. Oltre alla lotta al tabacco e all’abuso di alcolici, la Ue prevede interventi di etichettatura «per l’elenco degli ingredienti e dichiarazione nutrizionale sull’etichetta delle bevande alcoliche nel 2022 e una sulle avvertenze sulla salute nel 2023». Iniziative «che saranno costruite sulle esperienze già compiute dai produttori – ha chiarito la commissaria per la Salute Stella Kyriakides – per dare ai consumatori più strumenti per scegliere con maggiore consapevolezza». Obiettivo della Ue è quello di ridurre in particolare il consumo di carne promuovendo quello di frutta e verdura.

Le etichette non sono piaciute ai produttori, in particolare nel settore della carne. L’associazione italiana degli Industriali delle Carni e dei Salumi (ASSICA) ha chiesto lo stop alla «discriminazione degli alimenti», visto che per «avere una percentuale di rischio minima si dovrebbe consumare una quantità spropositata» di carne. Tuttavia, per quanto riguarda gli alcolici, la Ue non ha «intenzione di proibire il vino, né di etichettarlo come una sostanza tossica, perché fa parte dello stile di vita europeo», ha chiarito il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas.

ANSA | La commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides

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