Coronavirus, 270 decessi in 24 ore. In calo gli ingressi in terapia intensiva: 105 (ieri 144)
Il bollettino del 7 febbraio
Sono 270 i decessi da Coronavirus segnalati in Italia nelle ultime 24 ore. Ieri, 6 febbraio, erano stati 385, il giorno prima 377. Il totale delle vittime legate al Covid-19 sale così a 91.173. Per quanto riguarda i contagi, il bollettino della Protezione Civile e del Ministero della Salute riporta +11.641 positivi. Il trend torna quindi a scendere: ieri i casi di positività si attestavano a +13.442. Il totale dei casi dall’inizio dell’emergenza sanitaria sale a quota 2.636.738 unità.
Tamponi e situazione negli ospedali italiani
Gli attualmente positivi sono 427.024. I dimessi e i guariti oggi sono 2.118.441, mentre i ricoverati con sintomi sono 19.266. Sono 2.107 i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva; di questi, 105 hanno fatto il loro ingresso nella giornata di oggi. Sono 405.651 i pazienti in regime di isolamento domiciliare. I dati arrivano a fronte di 206.789 tamponi, per un totale di 34.362.726 test effettuati dall’inizio della pandemia. Il numero di persone testate ammonta a 17.702.105. Sale il tasso di positività: oggi è del 5,6% (ieri era stato del 4,7%).
I positivi al Covid-19 Regione per Regione
Ecco i dati sulle persone attualmente positive al Coronavirus regione per regione (IN ORDINE DECRESCENTE):
- 65.472 in Campania
- 53.358 nel Lazio
- 51.266 in Puglia
- 48.840 in Lombardia
- 43.261 in Emilia Romagna
- 39.009 in Sicilia
- 26.970 in Veneto
- 14.685 in Sardegna
- 12.322 in Piemonte
- 10.976 in Abruzzo
- 10.787 in Friuli Venezia Giulia
- 10.440 in Toscana
- 7.803 in Calabria
- 7.626 nelle Marche
- 6.784 in Umbria
- 5.289 a Bolzano
- 4.651 in Liguria
- 3.292 in Basilicata
- 2.676 a Trento
- 1.355 in Molise
- 162 in Valle d’Aosta
Grafiche a cura di Vincenzo Monaco
Leggi anche:
- Ristoranti aperti la sera. I proprietari sul piede di guerra. Bassetti: «Meglio a cena fuori che in 30 a casa»
- Primule? No grazie. I padiglioni di Arcuri rifiutati dalle Regioni. Rischio focolai e menzogne eco-friendly dietro il flop
- Umbria, la provincia di Perugia è la prima a tornare in zona rossa. Individuati casi di variante inglese e brasiliana
- Ippolito (Spallanzani): «Non c’è tempo per aspettare il vaccino ideale: vanno accettati tutti. Anche Astrazeneca»
- Coronavirus, l’attesa dei vaccini nelle residenze per disabili: «È l’unico modo per tornare a vedere mia figlia» – L’intervista
