Coronavirus, niente carri per il Carnevale di Rio: solo padiglioni per i tamponi. E l’Australia pensa a una patente online per i vaccini
BRASILE
Niente carri a Rio de Janeiro, solo tamponi drive-in
Nessun carro. Nessuna ballerina che si esercita lungo le strade. Nessuna luce, nessuna musica. Il Coronavirus ha fermato anche il Carnevale di Rio de Janeiro. Lo scorso anno la pandemia non era arrivata in tempo per cancellare la festa. Il primo caso di Covid in Brasile era stato registrato solo il 26 febbraio, un giorno dopo la fine del Carnevale. Il The Guardian riporta la testimonianza di Paulo Roberto Machado, un infermiere di 68 anni che insegna alla Veiga de Almeida University. Machado ha sempre partecipato alla parata ma ora l’unica cosa che rimane allo storico Sambadrome, cuore della festa, è una postazione per i tamponi drive-in: «Di solito questo è un luogo di piacere. In fondo lo è anche oggi. Stiamo esercitando un atto di civiltà e stiamo aprendo il Sambadrome per le vaccinazioni».
AUSTRALIA
Stuart Robert, il ministro che punta a un certificato online per i vaccini
Se ne è parlato molto in questa fase di epidemia: creare una patente per i vaccini per verificare l’immunità acquisita dopo le somministrazioni. Ora l’Australia comincia a pensarci seriamente, visto che il ministro Stuart Robert ha spiegato che è al lavoro per creare una sorta di cronologia delle vaccinazioni che possa essere consultabile attraverso app e portali. Intanto il Paese si sta preparando agli Australian Open, un evento in cui sono attesi circa 30 mila spettatori al giorno. Il 50% in meno di quelli che erano ospitati nelle edizioni pre Covid. Sarà il primo Slam della stagione.
Foto di copertina: EPA/ANTONIO LACERDA | Un’operatorice sanitaria prepara una dose di Sinovac a Rio de Janeiro, Brasile, 06 February 2021
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