La cena (fuorilegge) di San Valentino nel locale di Milano. Entrano solo i negativi al Covid: «Fuori i gazebo coi test»
Li avevamo lasciati il 15 gennaio tra balletti, brindisi e tavoli pieni, ora li ritroviamo alle prese con la serata di San Valentino. Un noto ristorante, nel cuore di Milano, torna all’attacco e lo fa per la festa degli innamorati: non si accontenta del pranzo ma, sfidando ancora una volta l’ultimo Dpcm anti-Covid (che vieta la riapertura serale dei ristoranti), organizza una vera e propria cena per San Valentino. E c’è di più: stavolta avverrà tutto «in sicurezza», spiega uno degli organizzatori a Open.
La grande novità è che al locale potranno entrare solo «coloro che esibiranno un certificato di tampone negativo al Coronavirus eseguito il giorno precedente alla prenotazione oppure sarà effettuato un tampone a carico del locale nei gazebo che saranno allestiti fuori dal ristorante». Il test verrà «effettuato da un medico», ci dicono.
«Siamo disperati, dobbiamo aprire»
«Così non avranno più scuse. Noi dobbiamo assolutamente aprire, c’è la disperazione. Non possono multare delle persone negative, la sanzione si contesterebbe facilmente. All’interno ovviamente garantiremo il distanziamento, come a pranzo, e chi entrerà nel locale o è vaccinato o ha fatto un tampone», ci spiega una nostra fonte che, poi, assicura: «Il locale sarà pieno». Al momento – continua – «aderirà soltanto questo locale. Ma abbiamo intenzione di chiedere a Fontana e alla Regione Lombardia di darci i tamponi gratuitamente. Noi in cambio gli daremo i numeri di ogni serata, dei positivi e dei negativi. Noi li aiutiamo, loro ci aiutano e noi intanto apriamo», aggiunge.
Si rischia una multa di 400 euro
É bene ricordare che la riapertura serale dei ristoranti non è consentita in nessuna regione e per nessun motivo. I clienti, ancora una volta, rischieranno di essere multati di 400 euro. Insomma, la cena di San Valentino potrebbe avere un prezzo base di 800 euro a coppia. Non proprio una festa degli innamorati economica.
Anche altri ristoratori potrebbero aderire alla protesta, seppur non con queste modalità, proprio in occasione della cena di San Valentino, come anticipato da Umberto Carriera, promotore di #ioapro. Intanto molti esperti, tra cui Crisanti, Bassetti e il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri (intervistato da Open), si dicono favorevoli alla riapertura serale dei ristoranti in sicurezza. Dunque con protocolli rigidissime e sanzioni severe.
Cosa era accaduto il 15 gennaio
Noi di Open lo scorso 15 gennaio eravamo riusciti a entrare nel locale gestito da Mary Marchese (lo stesso che aprirà anche la sera di San Valentino) che, senza particolare timore, si era lasciata multare, così come i suoi clienti, definendo, poi, ai nostri microfoni, l’emergenza sanitaria «una buffonata».
Foto in copertina di Open
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