Dopo la Cina, anche Hong Kong ha deciso di oscurare la Bbc: è guerra mediatica tra Pechino e Londra
Dopo la Cina, anche Hong Kong ha deciso di oscurare la Bbc. Il network pubblico RTHK, finanziato dal governo dell’ex colonia britannica, ha infatti comunicato che dalle 23.00 di oggi, 12 febbraio, smetterà di trasmettere Bbc World Service e Bbc News Weekly. La mossa è maturata dopo che l’autorità di vigilanza cinese ha accusato il canale britannico di aver diffuso notizie «non vere e non imparziali», minando gli interessi nazionali e la solidarietà etnica cinese.
Lo stop di Londra
Il 4 febbraio il Regno Unito ha revocato la licenza alla Cgtn, il canale in lingua inglese della tv statale cinese Cctv, la cui gestione era stata considerata non più in regola con le norme britanniche. L’autorità di sorveglianza e regolamentazione sui media nel Regno Unito aveva infatti stabilito che la Star China Media Ltd, società di diritto britannico a cui l’emittente faceva capo formalmente, non era stata in grado di dimostrare di avere un controllo reale sulla linea editoriale della Cgtn, riconducibile in ultima istanza al Partito comunista cinese.
La replica di Pechino
Il giorno successivo, il ministero degli Esteri cinese aveva accusato Londra di «pregiudizio ideologico», chiedendo al Regno Unito di cessare immediatamente «le manipolazioni politiche e correggere i suoi errori», aveva affermato il portavoce Wang Wenbin, anticipando che la Cina «si riservava il diritto di adottare le necessarie risposte». Sullo sfondo ci sono le crescenti tensioni tra Pechino e Londra, in particolare per la stretta repressiva su Hong Kong e per le accuse sugli abusi commessi contro gli uiguri, la minoranza musulmana dello Xinjiang.
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