Anche Salvini contro la Asl di La Spezia: «Roba da matti!». Il documento originale sugli omosessuali è stato approvato quando era al governo
«Omosessuali equiparati dal Ministero a drogati e prostitute? No comment, roba da matti!». Quel “roba da matti” usato per chiudere il tweet non lascia dubbi. Le parole sono di Matteo Salvini. Il contenuto prima di quella formula invece qualche dubbio lo hanno lasciato, almeno alle decine di commenti comparsi sotto il tweet. Davanti alla presa di posizione sul caso della Asl di La Spezia in molti hanno ricordato a Salvini di essere leader di un partito che spesso ha sostenuto posizioni contro i diritti della comunità Lgbtq+. Soprattutto in tema di matrimoni e leggi contro l’omofobia.
Non ultima la richiesta dei consiglieri comunali della Lega di Collesalvetti, in provincia di Livorno. Nelle scorse settimane il capogruppo Massimo Ciacchini aveva chiesto un censimento delle coppie gay, nello specifico avrebbe voluto avere «i dati numerici di questo fenomeno nel nostro territorio nell’attualità e nel suo sviluppo negli anni, le risorse finanziarie e le agevolazioni comunali eventualmente destinate a queste unioni, e infine se si è in grado di avere contezza circa la stabilità di queste unioni».
February 11, 2021
Le origini del documento di La Spezia e il governo giallo verde
Come abbiamo ricostruito contattando l’ex ministra della Salute Giulia Grillo, il documento con cui la Asl di La Spezia paragona dal punto di vista sanitario gli omosessuali a i “tossicodipendenti e i soggetti dediti alla prostituzione” si riferisce a un testo del 2018. In particolare alle disposizioni del Decreto sulle vaccinazioni del 17 settembre 2018. Quando cioè Matteo Salvini e Luigi Di Maio erano vicepremier del primo Governo guidato da Giuseppe Conte. Giulia Grillo ha spiegato che nel documento da lei firmato la scelta di questa formula è stata «figlia di una vecchia tassonomia».
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