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Grillo ai dubbiosi sul governo Draghi nel M5s: «Oggi si deve scegliere. O di qua, o di là»

13 Febbraio 2021 - 14:59 Redazione
«È di una transizione cerebrale di cui abbiamo bisogno», scrive il Garante dei 5 Stelle nel giorno del giuramento del nuovo esecitivo

Giura il nuovo governo di Mario Draghi, cui anche l’Eletto Beppe Grillo ha detto sì portando di fatto dentro il partito di maggioranza relativa uscito dalle elezioni del 2018. E il fondatore dei 5 Stelle posta un messaggio con la sua lettura del momento storico e politico. «13 febbraio 2021. Ti ricorderai questa data. Perché da oggi si deve scegliere. O di qua, o di là. Scegliere le idee del secolo che è finito nel 1999 oppure quelle del secolo che finirà nel 2099», scrive Grillo. Ad accompagnare il post, la foto dei ragazzi del ’99 della Prima Guerra Mondiale, ovvero i coscritti negli elenchi di leva che diventavano maggiorenni nel 1917 e che quindi potevano andare in battaglia.

«Se il 2099 è un’astrazione, allora prova così. Metti lo smartphone in modalità aereo e vola con la fantasia. Chiudi gli occhi. Visualizza il tuo nipotino. Visualizzalo nonno. Coi capelli bianchi, i denti rifatti, la prostata così così. Commuoviti. Ecco, se sei capace di commuoverti per il futuro, allora sei un “ragazzo del ‘99”. O una “ragazza del ‘99”. Del 2099», si legge sul Sacro Blog. Un messaggio ai “dissidenti” del Movimento? A chi, come Barbara Lezzi e Alessandro Di Battista, ha detto no al governo Draghi – Di Battista di fatto lasciando anche il Movimento.

I ragazzi del ’99

«Ma se non riesci a spegnere lo smartphone, non riesci a volare, non riesci a commuoverti per il futuro, allora sei un “ragazzo del 1999”», dice ancora il fondatore del Movimento 5 Stelle. «Forse sei studente alla Bocconi. Puoi essere giovane negli anni. Ma potresti essere vecchio nei pensieri. I “ragazzi del 1999”, infatti, credono ancora che spostare avanti e indietro sempre più soldi crei più prosperità. Pensano che tutta la ricchezza creata e quella distrutta vadano sommate insieme. E chiamano questo Pil. E chiamano il Pil benessere».

«Se invece riesci a commuoverti per il futuro, allora sei un “ragazzo del 2099”. Allora credi che il benessere non voglia dire produrre di più, ma vivere meglio. Credi che le persone contino più delle cose, nel cielo vuoi più rondini e meno satelliti, nei parchi vuoi più lucciole e meno display. Se hai capito questo, è perché hai sentito», conclude il Garante dei 5 Stelle. «Perché per capire col cervello bisogna prima sentire col cuore. È di una transizione cerebrale di cui abbiamo bisogno».

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