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Coronavirus, in Perù si dimette un’altra ministra: si era vaccinata di nascosto. Nel Regno Unito da oggi quarantena obbligatoria in hotel per chi rientra dai Paesi a rischio

15 Febbraio 2021 - 07:01 Redazione
Altre dimissioni nel governo peruviano per lo scandalo sulle vaccinazioni che alcuni membri dell'esecutivo hanno fatto in segreto. Scatta da oggi nel Regno Unito l'obbligo di isolamento per 10 giorni in hotel per chi rientra dai Paesi a rischio anche per le varianti

PERÙ

EPA/MINISTRY OF HEALTH OF PERU | Due operatori del ministero della Salute peruviano preparano le dosi di vaccino prima della distribuzione

Si dimette un’altra ministra per lo scandalo vaccini

Si è dimessa un’altra ministra del governo peruviano per lo scandalo sulle vaccinazioni contro il Coronavirus fatte di nascosto da parte di alcuni membri dell’esecutivo, compreso l’ex presidente Martin Vizcarra. Dopo la ministra della Salute Pilar Mazzetti, ha lasciato l’incarico quella agli Esteri Elizabeth Astete, dopo aver ammesso di aver fatto il vaccino in segreto a gennaio, durante la fase di somministrazioni per il personale sanitario.

In una lettera pubblicata su Twitter, l’ex ministra Astete ha spiegato di essersi vaccinata con il vaccino Sinopharm, messo a disposizione dall’Università privata Cayetano Heredia il 22 gennaio scorso, due settimane prima del presidente Francisco Sagasti. Prima di lei si era dimessa la ministra della Salute, che aveva tenuto nascosto il caso dell’ex presidente peruviano Vizcarra, che si era fatto vaccinare a ottobre 2020 mentre era ancora in corso la fase di sperimentazione di Sinopharm.

REGNO UNITO

EPA/ANDY RAIN | Un cartello indica la direzione verso uno degli hotel all’aeroporto Heathrow di Londra

Quarantena obbligatoria in hotel per gli arrivi dai Paesi a rischio

Scatta da oggi nel Regno Unito l’obbligo di quarantena in hotel per chiunque rientri da uno dei 33 Paesi inseriti dal governo nella «lista rossa» tra le zone più a rischio, anche per le varianti più diffuse del Coronavirus. Il governo britannico ha trovato un accordo per il momento con 16 hotel, per un totale di 4.963 camere, ma il piano punta a mettere a disposizione fino a 58 mila alloggi in albergo secondo il Guardian. Chi invece rientra da un Paese non presente nella lista di Paesi ad alto rischio dovrà rispettare 10 giorni di quarantena in casa e dovrà sottoporsi al tampone dopo due e otto giorni dall’arrivo.

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