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Il ministro Bianchi: «A giorni decido sulla Maturità, poi tutti in classe». Effetto Dad sulle pagelle: i primi segnali del crollo dei voti

15 Febbraio 2021 - 10:30 Redazione
Il successore di Lucia Azzolina promette di intervenire su lacune e divari portati a galla dalla pandemia anche nel mondo scolastico

Sta studiando, il neo-ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi. I dossier, le piante organiche, le strategie. E un approccio discreto e di cautela, promettendo di “annunciare” solo a valutazioni approfondite fatte, nel solco senato dal nuovo premier Mario Draghi a partire dalla nascita del governo. Il successore della ministra Lucia Azzolina parte dalla Maturità: Bianchi promette che sull’Esame di Stato la decisione del governo arriverà in settimana. Amico di vecchia data di Romano Prodi, è suo il piano che era stato preparato per la riapertura delle scuole a settembre. Piano poi ignorato. Bianchi promette ora di intervenire sulle carenze e sull’eredità della Didattica a distanza, soprattutto – spiega in un’intervista oggi a La Repubblica – su ragazzi e ragazze al Sud e nelle aree interne. «La pandemia ha messo a nudo i divari e le disuguaglianze esistenti nel nostro Paese», dice Bianchi. In un quadro in cui la superiori sono quasi nella totalità in Dad al 50%, il neo-ministro promette di riportare ragazzi e ragazze in classe, «come abbiamo riaperto le scuole dopo il terremoto dell’Emilia nel 2012». Con «la giusta cautela e gli investimenti del Recovery Fund». Importante «mettere la scuola al centro dello sviluppo italiano».

Gli effetti della Dad sulle pagelle

Il sospetto che la Dad lasci dietro di sè lacune e mancanze sia sul piano psicologico che su quello strettamente formativo è, infatti, sempre più forte. Un articolo de Il Messaggero oggi fa il punto, per esempio, su pagelle e istituti scolastici romani, raccogliendo le criticità del primo quadrimestre sulle pagelle, le prime in era Covid. Male quelle materie che hanno necessità di pratica, verifiche ed esercitazioni in classe, a seconda dei vari indirizzi: greco e latino, fisica e matematica, le materie laboratoriali nei tecnici e nei professionali e le lingue straniere nei linguistici. Ma risentono anche storia e filosofia allo scientifico, per esempio: «Evidentemente le materie umanistiche risentono maggiormente della mancanza di un dialogo diretto, di un dibattito e dell’approfondimento in aula con il docente», si commenta da una scuola della Capitale.

In copertina ANSA/MASSIMO PERCOSSI | Patrizio Bianchi arriva al Quirinale per il giuramento del nuovo governo, 13 febbraio 2021.

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