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Governo Draghi, da Bongiorno (Lega) alla Giustizia a Sileri (M5s) alla Salute: ecco la bozza con i nomi dei sottosegretari

16 Febbraio 2021 - 19:38 Redazione
Tutti i nuovi nomi del Pd nel sottogoverno sarebbero di donne. A Buffagni (M5s) sarebbe destinata la poltrona disponibile al ministero per la Transizione ecologica. Per la Lega, a Borgonzoni un incarico ai Beni culturali

Mentre Mario Draghi è al lavoro sul discorso che dovrà pronunciare in occasione della fiducia al Senato e alla Camera (domani e giovedì), i conflitti interni ed esterni ai partiti in una così ampia e trasversale maggioranza di governo continuano a surriscaldare il clima politico. Le distanze maggiori, come prevedibile, sono quelle – per ora insanabili – tra Lega e Pd, profonde diversità di vedute che complicano ulteriormente la partita delle nomine dei sottosegretari. E proprio questo è il dossier che più sta alimentando la tensione tra le forze politiche nelle ultime ore, alla vigilia della nuova esperienza di governo. Di bozze di nomine ne girano di ogni, elenchi che rimbalzano di chat in chat, ognuno dei quali modificato a seconda del mittente che di volta in volta tira l’acqua al suo mulino. Open ne condivide una con i suoi lettori, quella che è parsa essere la più plausibile tra tutte.

La bozza delle nomine

Lega

  • Stefano Candiani all’Interno
  • Giulia Bongiorno alla Giustizia
  • Guglielmo Pepe al Sud
  • Lucia Borgonzoni ai Beni culturali

Forza Italia

  • Francesco Battistoni all’Agricoltura
  • Andrea Mandelli alla Salute
  • Francesco Paolo Sisto alla Giustizia
  • Cosimo Sibilia, Marco Marin o Paolo Barelli allo Sport

M5S – conferme

  • Laura Castelli al Mef
  • Carlo Sibilia all’Interno
  • Pierpaolo Sileri alla Salute
  • Giancarlo Cancelleri ai Trasporti
  • Vito Crimi alla Giustizia

M5s – nuovi

  • Stefano Buffagni al neo ministero della Transizione ecologica voluta da Grillo
  • Andrea Cioffi al Mef
  • Luigi Gallo o Gianluca Vacca alla Scuola
  • Luca Carabetta all’Innovazione tecnologica

Pd – riconferme donne

  • Simona Malpezzi ai Rapporti con il Parlamento
  • Marina Sereni agli Esteri
  • Alessia Morani al Mise
  • Francesca Puglisi al Lavoro
  • Anna Ascani alla Scuola
  • Lorenza Bonaccorsi alla Cultura
  • Sandra Zampa alla Salute

Pd – riconferme uomini

  • Andrea Giorgis o Valeria Valente alla Giustizia
  • Antonio Misiani all’Economia
  • Alternativa/ Matteo Mauri all’Interno

Pd – nuovi

  • Roberta Pinotti
  • Debora Serracchiani alla vicesegretaria dem
  • Marianna Madia al Mef
  • Valeria Valente alla Giustizia

Italia Viva

  • Ettore Rosato vicepresidenza della Camera
  • Luigi Marattin al Mef
  • Gennaro Migliore o Lucia Annibali alla Giustizia
  • Francesco Scoma alle Politiche agricole

Come leggere i nomi

Tra nomi nuovi e riconferme, ciò che balza agli occhi dopo una rapida scorsa all’elenco è che la dirigenza del Pd voglia a ogni costo porre rimedio alla «gravissima situazione che si è venuta a creare» (come la definisce il segretario Nicola Zingaretti) riconfermando una serie di nomi al femminile per il ruolo di sottosegretarie, poltrone che fino a un paio di giorni fa erano definite dalle stesse donne del Pd «contentini» studiati per compensare l’assenza della quota rosa dem dalla compagine governativa. E allora ecco di nuovo Sandra Zampa alla Salute, Anna Ascani alla Scuola e Marina Sereni agli Esteri. Ma anche Lorenza Bonaccorsi alla Cultura, Francesca Puglisi al Lavoro, Alessia Morani al Mise e Simona Malpezzi ai Rapporti con il Parlamento.

Procedendo poi con ordine si nota che Giulia Bongiorno, in quota Lega, sarebbe destinata alla Giustizia, come è nelle sue corde, dopo che nel governo Conte I (Lega+M5s) fu nominata ministra della Pubblica amministrazione. Lucia Borgonzoni, sempre in quota Lega, dopo la clamorosa sconfitta alle elezioni a gennaio dello scorso anno per la presidenza della sua Regione, l’Emilia Romagna, sembrerebbe essere destinata a un incarico di sottogoverno ai Beni culturali.

Nel M5s la riconferma più evidente è quella di Pierpaolo Sileri alla Salute, un nome che, senza soluzione di continuità, continua a popolare i palinsesti dei talk show in era Coronavirus. Ma tra le riconferme c’è anche quella di Laura Castelli al Mef. Carlo Sibilia, invece, se davvero la sua poltrona al ministero dell’Interno fosse riconfermata, si troverebbe in una situazione quantomeno imbarazzante.

Nonostante abbia fatto pulizie di primavera sul suo profilo Twitter, qualcuno ricorderà i suoi tweet di qualche anno fa contro Draghi (“Andrebbe arrestato, ha dato il via al crack Mps”), lo stesso Draghi che ora si trova a sostenere per sperare di sedere ancora sulla poltrona di sottosegretario. Restando nel perimetro del M5s, troviamo Stefano Buffagni, il nome più accreditato per il nuovo dicastero della Transizione ecologica voluta da Grillo.

Il coordinatore nazionale di Italia Viva Ettore Rosato potrebbe invece essere riconfermato alla vicepresidenza della Camera, mentre l’avvocata e deputata Lucia Annibali potrebbe ottenere un ruolo di sottogoverno alla Giustizia. Quanto all’altra avvocata di Iv, Maria Elena Boschi, un momento: che fine ha fatto Maria Elena Boschi?

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