Caos M5s, convocata riunione d’urgenza per decidere il destino dei ribelli contrari alla fiducia a Draghi
Parlamentari grillini in crisi chiedono a gran voce un’assemblea. Diversi deputati, contatti da Open, infatti, fanno sapere che molti colleghi starebbero chiedendo un confronto urgente per capire quale potrebbe essere il loro futuro nel movimento se si astenessero o se votassero «no» alla fiducia al governo Draghi. Per questo stasera alle 21.30 è convocata un’assemblea di Gruppo Parlamentare su Zoom. Non sarebbe ancora chiaro nel Movimento, infatti, cosa pensano i vertici su eventuali defezioni al voto di fiducia. A chiederla soprattutto, dicono fonti M5s, è stato chi pensa all’astensione.
Il nodo del quesito su Rousseau
Sul «no» a Mario Draghi ci sarebbero visioni differenti: c’è chi come la senatrice Barbara Lezzi chiede una nuova votazione sulla piattaforma Rousseau con un quesito differente considerato che, quello a cui hanno risposto la scorsa settimana gli attivisti, sarebbe «fuorviante». Soprattutto, secondo Lezzi, non avrebbe corrisposto al vero visto che, aveva scritto su Facebook, «la previsione del quesito posta nella consultazione dell’11 febbraio 2021 non ha trovato riscontro nella formazione del nuovo Governo». Quanto al ministero della Transizione ecologica, Lezzi aveva sottolineato: «Non c’è il super-ministero che avrebbe dovuto prevedere la fusione tra il ministero dello Sviluppo economico e il ministero dell’Ambiente oggetto del quesito».
La petizione su change.org
Per arrivare ad ottenere questo è stata lanciata, nelle scorse ore, anche una petizione su Change.org. Diversa la posizione di altri oppositori al governo Draghi che si dicono sicuri di poter votare in libertà di coscienza, confermando che dai vertici non è arrivata ancora nessuna minaccia: «Nessuno dai vertici ci ha chiamato per espellerci – dice un deputato M5s – o almeno per ora».
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