In Veneto 492 nuovi contagi e 70 decessi. Zaia: «Daremo il vaccino Astrazeneca anche agli over 55. Isolati casi di variante brasiliana» – Il video
Sono poco meno di 500, ovvero 492 i casi di nuovi contagi di Coronavirus rilevati nella regione Veneto da ieri. Il totale, da quando l’emergenza è cominciata, sale a quota 322.846. Le vittime positive al virus nelle ultime 24 ore sono +70, mentre il computo totale si avvicina sempre più a quota 10 mila (9.621). L’altra novità delle ultime ore, in Veneto, è la scoperta della variante brasiliana, che, secondo quanto racconta il governatore Luca Zaia nel suo consueto punto stampa sull’emergenza, è stata rilevata nel padovano. «Noi andiamo avanti con le sequenziazioni ma la situazione epidemiologica è in calo da 50 giorni. Sono comunque singoli campioni e non cluster», dice Zaia.
Sono al momento 1.336 le persone ricoverate nei reparti ordinari della regione (-46 in 24 ore). E ci sono 134 pazienti in terapia intensiva, 2 meno di ieri. Bassa, come sottolinea lo stesso Zaia, l’incidenza dei positivi sui tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Veneto: 1,26%, pari a 492 casi su 39.030 test. «Un’incidenza bassissima che sta a dimostrare la nostra condizione sanitaria», dice Zaia.
«Siamo preoccupati perché oggettivamente il Veneto ha un comportamento anticiclico, abbiamo avuto un’onda d’urto a novembre e dicembre, e dal primo gennaio cominciato a calare. Siamo convinti che i fattori siano molteplici, di certo non solo per il cambio di colore della zona. Pensiamo che il tema delle varianti abbia pesato, ora ne abbiamo otto varianti, 5 note al database nazionale, una inglese, due tipiche. Prendiamo atto che siamo circondati da cluster che sono in crescita. Ma resto convinto che quando si cita la parola lockdown serve uno studio approfondito – ha concluso – e non dibattiti tra esperti».
Zaia torna anche alla carica sulla questione vaccini. «Ad oggi noi abbiamo inoculato 250 mila vaccini e concluso le vaccinazioni su 108 mila persone con la seconda dose. Quindi capite che pian piano si sta creando una comunità che ha comunque una risposta anticorpale», dice Zaia che punta ad allargare la platea di destinatari del vaccino scegliendo di somministrare quello di AstraZeneca anche agli over 55: «C’è già uno studio che afferma che con la seconda dose AstraZeneca dà l’85% di risposta anticorporale. Quindi siamo nell’ambito di un vaccino che funziona».
Resta però il nodo dell’approvigionamento: «Ovvio è che se avessimo una potenza di fuoco come quella che ci meriteremmo di avere rispetto ai vaccini – ieri abbiamo vaccinato 6 mila persone, ma potremmo vaccinarne molte più. Il Veneto sull’antinfluenzale in due mesi ha fatto 1.300.000 vaccini. Quindi se noi avessimo un magazzino pieno di vaccini, da qui all’estate noi scriviamo: Veneto Covid-free. Punto», rilancia chiedendo la possibilità per la regione di muoversi in solitaria nell’acquisto del siero.
Video agenzia Vista
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