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Stop alla vendita di U-mask, il ministero blocca le mascherine dei Vip: «Potenziali rischi per la salute»

19 Febbraio 2021 - 20:30 Redazione
Il problema sarebbe la mancanza «di un regolare processo valutativo». La decisione in seguito a una segnalazione dei Nas

Continuano i guai per U-Mask, le mascherine dei Vip. Il ministero della Salute ha deciso vietare la vendita delle mascherine U-Mask Model 2 e ha disposto il ritiro dal commercio. La stretta è stata presa in seguito a una segnalazione arrivata dai carabinieri del Nas di Trento al ministero secondo cui che le mascherine U-Mask risultavano come «dispositivi medici in base a certificazione di un laboratorio “privo di autorizzazione”», sottoscritta da una persona non laureata. Per il ministero ci sono «potenziali rilevanti rischi per la salute» che vengono dalla mancanza «di un regolare processo valutativo». Secondo la direzione generale del ministero, in ragione della «emergenza sanitaria» causata dalla pandemia di Coronavirus e «il conseguente acuirsi dei rischi», il provvedimento ha «carattere d’urgenza». Ora l’azienda ha cinque giorni per ritirare i prodotti a sue spese dal mercato: saranno gli stessi Nas a verificare l’adempimento del provvedimento. E le mascherine in questione vengono cancellate «dalla Banca Dati dei dispositivi medici». U-Mask può ora fare ricorso al Tar o allo stesso ministero della Salute.

I procedimenti in corso

A Milano si indaga per frode nell’esercizio del commercio (nell’inchiesta è indagato l’amministratore della filiale italiana della società). La procura ha coinvolto un perito per verificare il filtraggio di una quindicina di campioni sequestrati di U-Mask, nonché le mascherine dell’azienda concorrente dal cui esposto nasce l’inchiesta. L’azienda è anche al centro di un’istruttoria dell’Antitrust. Alla fine del mese scorso i carabinieri del Nas (Nucleo Anti Sofisticazione) avevano sequestrato il laboratorio a Bolzano dell’azienda nell’ambito dell’inchiesta della procura di Bolzano che indaga per l’assenza di autorizzazioni e per esercizio abusivo della professione.

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