Coronavirus, a un anno dalla diagnosi il paziente 1 si nega ai riflettori. Canada, Toronto in lockdown fino all’8 marzo
ITALIA
A un anno dalla diagnosi di Covid, il paziente 1 si allontana dai riflettori
Risale esattamente a un anno fa la prima diagnosi di Coronavirus per un paziente italiano. Erano le 20 del 20 febbraio 2020. All’ospedale di Codogno arriva un uomo con sintomi simili a quelli di una polmonite. 38 anni, fisico robusto, sportivo. Si chiama Mattia Maestri. Le prime analisi non portano a niente. I sintomi si aggravano. La dottoressa Annalisa Manara straccia i protocolli e chiede di fare un tampone per il Coronavirus. In quei giorni era previsto solo per chi tornava dalla Cina. Esito positivo.
Mattia viene trasportato in ambulanza all’ospedale di Pavia. Le sue condizioni si aggravano. Cominciano i 18 giorni in rianimazione. Uscirà dall’ospedale solo il 21 marzo. Nonostante l’attenzione della stampa, Mattia si è negato a ogni intervista negli ultimi giorni. L’unico commento al Corriere della Sera: «Voglio solo dimenticare».
CANADA
Il lockdown di Toronto
A Toronto, la più grande città del Canada, il lockdown è stato esteso fino all’8 marzo. E non solo. Il stay at home order è valido anche per la Peel Region e l’area di North Bay-Parry Sound. L’annuncio è stato fatto dalle autorità dell’Ontario nel pomeriggio di venerdì. «Oggi, su consiglio dei funzionari sanitari locali e del Chief Medical Officer of Health, abbiamo annunciato che gli ordini di soggiorno a domicilio nelle regioni più colpite della provincia saranno estesi per altre due settimane», ha spiegato il governatore dell’Ontario Doug Ford. Al momento nel Paese sci sono stati 845.673 casi di Coronavirus, la popolazione totale del Canada è di 37,59 milioni di abitanti.
Leggi anche:
- Coronavirus, negli Usa stanziati 1,6 miliardi di dollari per tracciare le varianti. In Francia oltre 25 mila nuovi contagi
- Quanto incidono le varianti più preoccupanti nell’andamento della pandemia? Quanto possiamo incidere noi?
- Nuovo piano Ue sui vaccini: 300 milioni di dosi in più, fondi per tracciare le varianti, approvazioni più rapide
- Coronavirus, al via in Giappone la campagna vaccinale. In Sudafrica le prime dosi di Johnson & Johnson
- Coronavirus, Moderna annuncia ritardi a febbraio sui vaccini in Europa. Il Sudafrica rinuncia ad Astrazeneca
- Allarme varianti, mentre in Italia si litiga, l’arma del lockdown rigido premia Germania e Regno Unito
- Coronavirus, negli Usa stanziati 1,6 miliardi per tracciare le varianti. In Francia oltre 25mila nuovi contagi. Marocco nella top ten per i vaccinie»