Studenti in fuga per i contagi, la scuola alla periferia di Milano chiude: «Noi prof contagiati in classe, ancora senza vaccini»
Nella scuola media Giambattista Vico di Milano, quartiere Quarto Oggiaro, la situazione si fa sempre più allarmante. Proprio ieri parlavamo di 9 classi su 18 in quarantena: solo 89 su 400 i ragazzi che frequentavano ancora l’istituto. A questi andavano aggiunti i 12 insegnanti risultati positivi al Covid. Numeri che preoccupavano la preside della Vico e che hanno spinto Ats a disporre la sospensione dell’attività didattica in presenza per due settimane. Già ieri, nel tardo pomeriggio. Intanto sono una decina i prof rimasti a casa, dopo aver contratto il Covid a scuola. Tra questi Gerardo Salvia che, a Open, spiega di essere stato contagiato probabilmente dai suoi alunni. «Avevo sintomi come mal di testa e qualche linea di febbre e mi sono insospettito perché 2-3 giorni prima due dei miei ragazzi erano risultati positivi», ci spiega.
Il documento
Niente screening sui ragazzi
Lui lavora da 17 anni alla Vico, ha 43 anni ed è un insegnante di sostengo. Ha perso il gusto e l’olfatto ma ad altri colleghi è andata peggio: chi ha dovuto seguire la terapia Covid, chi ha avuto problemi respiratori. «La scuola andava chiusa prima, appena siamo arrivati a 8-9 casi tra gli insegnanti, non adesso. Ma il vero problema è che manca un vero e proprio screening sui ragazzi, sono sicuro che il numero di positivi è decisamente più alto di quello ufficiale».
Nessun vaccino ai prof in Lombardia
Infine, mentre le altre regioni hanno cominciato a vaccinare i prof, in Lombardia sembra tutto tacere: «Siamo all’oscuro di tutto, non siamo in lista per i vaccini, non abbiamo informazioni di nessun tipo. Per loro non esistiamo. Siamo stati abbandonati, questa è la verità e adesso abbiamo paura. Senza considerare, poi, le mascherine che ci dava il governo. Quella è carta straccia, le Ffp2 le compro io, a mie spese, per me e per mia moglie».
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