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Coronavirus, in Francia via libera all’uso degli anticorpi monoclonali. Negli Usa 50 mln di vaccini, Biden: «Siamo in anticipo di settimane»

26 Febbraio 2021 - 06:39 Redazione
Negli Stati Uniti, il capo della Casa Bianca gioisce per il risultato raggiunto con la campagna vaccinale in 37 giorni. Intanto, la Food and drug administration ha autorizzato il trasporto e la conservazione del vaccino a temperature di congelatore per un massimo di due settimane

FRANCIA

EPA/LUDOVIC MARIN / POOL MAXPPP OUT

Ok temporaneo all’uso di anticorpi monoclonali di Eli Lilly

Il governo francese ha concesso l’autorizzazione temporanea all’uso del trattamento a base di anticorpi monoclonali del laboratorio americano Eli Lilly per le forme sintomatiche leggere o moderate di Coronavirus negli adulti che non sono ricoverati in ospedale, ma che sono a forte rischio di forme gravi di Covid-19. A renderlo noto è l’Agenzia del farmaco nazionale.

La direzione della Sanità ha precisato in una nota che si tratta del primo anticorpo monoclonale disponibile in Francia. «Per garantire la massima efficacia, questo trattamento (che utilizza un anticorpo chiamato bamlanivimab) dovrebbe essere somministrato entro cinque giorni dalla comparsa dei sintomi del virus – si legge nella nota – L’efficacia di questo trattamento sulle cosiddette varianti sudafricane e brasiliane non è però stata ancora dimostrata».

USA

Joe Biden festeggia il traguardo dei 50 milioni di vaccini in 37 giorni

Joe Biden festeggia il risultato dei 50 milioni di vaccini contro il Coronavirus somministrati «in 37 giorni» da quando è in carica alla presidenza Usa. «Siamo in anticipo di settimane rispetto all’obiettivo di 100 milioni di vaccini in 100 giorni», ha garantito il presidente Biden durante un evento alla Casa Bianca. Poi ha descritto il terzo vaccino in arrivo, quello di Johnson & Johnson, come «molto promettente». Intanto il presidente americano continua a incoraggiare i cittadini a farsi vaccinare quando arriverà il loro turno.

Via libera della Fda alla conservazione del vaccino Pfizer alle temperature dei congelatori farmaceutici

La Food and Drug Administration statunitense ha autorizzato il trasporto e la conservazione del vaccino Pfizer per un massimo di due settimane alle «temperature convenzionali» tipiche dei congelatori farmaceutici. Fino a questo momento, la Fda aveva sempre raccomandato di conservare il siero contro il Coronavirus a temperature motlo fredde, comprese tra -80 e -60 gradi Celsius, come indicato dalla casa madre. Ma le ultime evidenze presentate da Pfizer hanno convinto la Fda a cambiare linea. La nuova temperatura accettata renderà certamente più semplice la conservazione del farmaco per proteggersi dal Covid.

«Questa temperatura alternativa per il trasporto e la conservazione delle fiale non diluite consente il trasporto e la conservazione delle fiale in condizioni più flessibili», ha spiegato Peter Marks, direttore del Center for biologics evaluation and research della Fda, sottolineando che «contribuirà ad alleviare l’onere di procurarsi attrezzature per celle frigorifere ultra basse per i siti di vaccinazione e dovrebbe aiutare a far arrivare il vaccino a più siti». La modifica nelle temperature di conservazione del vaccino a questo punto verrà inserita tra gli aggiornamenti alla «scheda informativa», disponibile per gli operatori sanitari sul sito internet della Fda.

CUBA

EPA/Ernesto Mastrascusa

Ventidue nuove misure per ridurre i contagi all’Avana

Le autorità cubane hanno studiato 22 nuove misure contro il contagio crescente da Coronavirus all’Avana, la zona più colpita dall’epidemia sull’isola. Il primo ministro cubano Manuel Marrero ha comunicato i nuovi provvedimenti parlando di «rafforzamento» della campagna contro il Covid nel tentativo di riuscire a contenere l’elevato numero di casi nella capitale, che è anche il centro urbano con la più alta densità di popolazione di tutta Cuba. «Il piano prevede 22 nuove misure – ha annunciato Marrero – volte a raggiungere una maggiore efficienza nella ricerca dei casi, nel controllo dei focolai, per aumentare l’efficacia degli ospedali, principalmente nelle unità di terapia intensiva, e nel rispetto dei protocolli sanitari e della gestione dei casi».

Il primo ministro cubano ha poi accennato alla necessità di continuare a potenziare le possibilità di ricovero nelle strutture ospedaliere anche delle persone entrate in contatto con chi si è ammalato, in modo da consentire di trascorrere insieme il periodo di isolamento. Il premier ha annunciato poi l’espansione dell’assistenza sanitaria di base da parte degli uffici dei medici di famiglia in diversi quartieri dell’Avana. Cuba da inzio pandemia ha registrato 47.566 casi di Coronavirus con 312 vittime. L’isola finora ha vissuto la sua fase più grave all’inizio di quest’anno: febbraio si classifica come il mese con i dati peggiori, con 19.974 attualmente positivi e 96 morti.

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