«Sono come il virus»: polemiche in Germania per gli insulti contro una boyband coreana in radio – Il video
«Sono come quella me**a di virus, dovrebbero andare in vacanza in Corea, ma del Nord». Sono le frasi di stampo razzista che stanno scatenando molte polemiche in Germania. Nel corso del programma Matuschke dell’emittente Bayern3, il dj Matthias Matuschik ha attaccato con frasi xenofobe la boyband sudcoreana Bts. Il gruppo è largamente seguito sia in Asia che in Occidente, dove ha raggiunto il successo partecipando a programmi tv e live show. L’attacco del dj è arrivato dopo che il gruppo si è esibito nel corso del noto programma Mtv-Unplugged, durante il quale ha arrangiato il brano Fix You dei Coldplay. «È una blasfemia che una boyband faccia una cover di un brano del genere, e lo dico da ateo!», ha rincarato la dose il conduttore durante la diretta radiofonica, scatenando una polemica su diverse piattaforma social.
La stessa emittente ha poi diffuso una nota stampa per prendere le distanze dall’accaduto. «Parlare chiaramente e in modo diretto è nello stile del programma, ma il conduttore ha esagerato colpendo i sentimenti dei fan dei Bts. Si tratta di opinioni personali senza rispetto per il background culturale della band», sottolinea la dirigenza dell’emittente , «Matthias ha dimostrato più volte nei contenuti e nei post di essere lontano dal razzismo, ma ciò non toglie che le sue parole siano state percepite come offensive. Ci scusiamo per questo in ogni forma».
February 26, 2021
Video:YouTube/Nope brbra
Leggi anche:
- La vera storia che torna a circolare degli scacchi razzisti bloccati su YouTube perché il «bianco attacca il nero»
- Torino, indagata la consigliera comunale M5s che aveva postato un’immagine antisemita contro il gruppo Gedi
- «Il mio fidanzato cacciato dalla stazione perché nero. Adesso ci stanno riempendo di insulti» – L’intervista
- «Ma lei è un avvocato? È laureato? Esibisca il tesserino». La denuncia di Hilarry Sedu, discriminato in tribunale perché nero
- «Senti animale, fai presto, qui abbiamo da fare», il sindacalista Aboubakar Soumahoro insultato da un professore universitario «senza mascherina»