Alexey Navalny trasferito in una prigione a 200 chilometri da Mosca. Del dissidente si erano perse le tracce
Non proprio la Siberia, ma quasi. L’oppositore russo Alexei Navalny sconterà la sua pena a Pokrov, nella colonia penale numero 2. Come in un film scritto male, la cittadina di circa 17 mila abitanti dove è stato portato si trova nella regione Vladimir, come il presidente russo Putin, nemico giurato di Navalny. Dista circa duecento chilometri da Mosca ed è nota per una fabbrica di cioccolato: di più non si sa. Anche perché il trasferimento di Navalny dalla prigione di Mosca – dove era recluso per avere violato i termini della sospensione della pena per un caso di frode che risale al 2014 e che la Corte europea dei diritti dell’uomo aveva giudicato essere politicamente motivato – è avvenuto nel massimo della riservatezza, anzi del mistero.
Il trasferimento segreto
A dare la notizia dell’arrivo del dissidente nella regione di Vladimir è stata l’agenzia russa Tass, che ha ripreso le dichiarazioni di un membro della commissione che si occupa delle condizioni dei detenuti in Russia, un uomo di nome Alexey Melnikov, secondo cui Navalny sarebbe arrivato venerdì. Le persone vicine al dissidente, per il momento, non confermano. Di Navalny non si avevano più tracce da oltre 24 ore. Il 25 febbraio, nel primo pomeriggio il suo avvocato aveva tentato di fargli visita in carcere ma si era sentito rispondere che il suo cliente aveva “lasciato” l’edificio. La procedura, per quanto sospetta, non è inusuale per la Russia, dove durante trasferimenti di questo genere possono passare giorni o anche settimane prima che l’informazione venga resa pubblica.
Nonostante questo, gli amici e sostenitori di Navalny si erano allarmati e l’hashtag #doveèNavalny aveva cominciato a circolare su Twitter. Sempre secondo l’agenzia Tass adesso Navalny dovrà sottostare a una quarantena prima di essere trasferito nella colonia penale numero 2, dove si trovano diversi prigionieri politici. Lì dovrà scontare circa due anni e mezzo di carcere in condizioni notoriamente dure: senza la possibilità di ricevere visite, con l’eccezione dei suoi avvocati.
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