Coronavirus, Johnson & Johnson parte in affanno negli Usa: a marzo dosi a singhiozzo. Nel Regno Unito nuovi casi di variante brasiliana
USA
Tempi lunghi per le consegne di Johnson&Johnson
Il vaccino Johnson&Johnson negli Stati Uniti rischia di entrare nel piano di somministrazioni più tardi di quanto sperato. Secondo il New York Times, i funzionari dell’amministrazione Biden hanno frenato gli entusiasmi dopo l’approvazione del vaccino anti Covid lo scorso fine settimana da parte della Fda, avvertendo che le consegne previste a marzo saranno particolarmente irregolari. Il contratto da 1 miliardi di dollari tra il governo americano e la casa farmaceutica prevede la consegna totale di 100 milioni di dosi entro giugno. Di queste però solo 3,9 milioni arriveranno questa settimana, mentre in quella successiva non sono previste consegne. Entro la fine di marzo comunque l’azienda si è impegnata a fornire 37 milioni di dosi di vaccino. Le prime dosi arriveranno dallo stabilimento nei Paesi Bassi, ma le altre dovranno essere prodotte nell’impianto di Baltimora, ancora in fase di allestimento.
REGNO UNITO
In Scozia è caccia a un contagiato con la variante brasiliana
Il governo britannico sta valutando misure più severe per gli ingressi dall’estero dopo che le autorità sanitarie hanno comunicato di essere alla ricerca di una delle sei persone contagiate con la variante brasiliana. Secondo i vertici del Public Health England sono stati rilevati tre casi in Inghilterra e altri tre in Scozia, di cui uno sconosciuto. Due casi inglesi sono relativi a una famiglia che vive nel sud del Paese, nel Gloucestershire, contagiata dopo il rientro dal Brasile di un famigliare cinque giorno dopo l’istituzione della politica di quarantena nei Covid hotel.
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